Cronaca

“Ero un cittadino normale, ma da due mesi vivo sulla spiaggia…”

Mentre i partiti politici sperperano i soldi pubblici (acquistano gli inutili F35, non aboliscono le provincie, privilegiano le concessionarie delle slot machine, ecc…) due attivisti del Movimento 5Stelle di Bari, Fabio Leli e Davide De Lucia, hanno documentato la storia di alcuni dei cittadini baresi che vivono nell’ombra, abbandonati dalle istituzioni e in condizione di totale povertà. Queste sono le storie di Pino, l’uomo che vive in una spiaggia di Bari con una tenda, ma anche di Gabriel, uno straniero che vive in una casa abbandonata senza luce e acqua, e di Giuseppe e Maddalena, una coppia che da ben cinque anni vive in una roulotte. Per aver semplicemente realizzato e condiviso tali appelli, gli attivisti in oggetto sono stati bloccati dalla pagina ‘facebook’ del segretario regionale del PD, il Sindaco di Bari Michele Emiliano. Dunque, lui è uno dei tanti che anche a Bari ha perso la casa e il lavoro. Ora dorme in una tenda nella spiaggia sul litorale del capoluogo pugliese, nell’indifferenza delle istituzioni e solidarietà, per fortuna, di alcuni concittadini.”Il diritto alla vita e alla dignità non è un optional ma è l’unica condizione che fa di uno Stato un vero Stato”, ha scritto Pino. Che adesso chiede che gli siano concessi i diritti che fino ad oggi gli sono stati negati dal Comune di Bari. “”Negati a me e a chi, come me per un motivo o per l’altro ha perso tutto. Ho perso la casa, un piccolo ambiente dignitoso dove mangiare e dormire. A causa della crisi ho perso anche il lavoro che avevo, ero titolare di una piccola agenzia di recupero crediti. Ho pagato le tasse, ma quando ho avuto bisogno lo Stato non c’era più. Da due mesi vivo in una tenda nella spiaggia di Bari. Sono in attesa di un reddito di cittadinanza. Con quello costerei alla città di Bari molto meno che essere accolto dalla croce rossa o dalle strutture di prima accoglienza del comune “gestite” dal C.A.P.S. che a mio parere andrebbero chiuse. Basta con analfabeti politici gestori della cosa pubblica! Al sindaco e alle istituzioni non chiedo più nulla, mi affido alla generosità dei cittadini. Mi trovo a pane e pomodoro e cerco di far valere i miei diritti di cittadino italiano caduto in disgrazia e che se non aiutato va incontro alla morte! Ho necessità soltanto di ripartire, di avere un aiuto per riuscire a passare l’inverno, poi con le mie mani ce la farò ad andare e avanti e uscire da questo incubo.” Firmato: Giuseppe Abbatescianni detto Pino, “l’uomo che vive in una spiaggia di bari con una tenda, nell’indifferenza delle Istituzioni locali…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 6 Novembre 2013

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