Errori madornali con le nuove piante a piazza Isabella d’Aragona
L’altro ieri si è inaugurato il bel restauro del giardino storico di Isabella d’Aragona a due passi da piazza Massari, nel centro della Città, vicino al Castello Svevo. Leggendo il comunicato stampa del Comune di Bari si parla dei nuovi impianti di alberi e tra questi è presente il Platano ed altre specie tipiche di quel giardino. Ebbene il Circolo Legambiente “Eudaimonia” di Bari, a seguito di un rilievo vegetazionale, evidenzia un grave errore di impianto, nella scelta della specie di un albero vicino alla fontana. Il Presidente del Circolo – Roberto Antonacci – ha spiegato bene che in quell’aiuola era anticamente presente un albero di Pioppo, mentre invece oggi si vede piantato in sostituzione un platano. <<La presenza stona e di molto, perchè intorno alla fontana ci dovrebbero essere quattro pioppi e non tre pioppi ed un platano. Forse si è trattato di un errore di progettazione, come conferma lo stesso comunicato stampa del comune?>>, si chiede Antonacci. Il ‘refuso’, come lo chiamano gli ambientalisti baresi, è comunque rimediabile se effettuato subito e prima dell’arrivo della rinnovata primavera. A proposito, come vengono e, in questo caso, come saranno curati gli alberi del nuovo giardino di piazza Isabella d’Aragona? <<Se Bari abbatte alberature invece di piantarle e non ha contezza del numero di alberi presenti in città, vantando il rapporto verde/abitante piú basso d’Italia e quindi d’Europa. E se la nostra Città non ha mai fatto il censimento degli alberi monumentali è anche perchè non si è mai dotata di un regolamento sul verde urbano. È per questo che abbiamo presentato una proposta di deliberazione consiliare con annesso regolamento del verde”, attaccavano tuttora a testa bassa i consiglieri di Minoranza al Comune di Bari. Per loro la bozza di regolamento che hanno già acquisito dalla consulta comunale dell’ambiente che inutilmente da mesi ne aveva consegnato copia all’assessore comunale Petruzzelli, diventa un passaggio obbligato. Un passaggio necessario per la tutela del poco verde cittadino all’attenzione, dunque, di un assessore distratto, come tutta la Giunta, sui temi ambientali. “Un assessore, che speriamo di sensibilizzare con l’attività consiliare e con questo regolamento che auspichiamo possa essere a breve approvato col piú largo consenso possibile”, la conclusione dei consiglieri Carrieri-Finocchio-Romito-Melchiorre, preoccupati per l’agonia in cui versa il verde in Città. A determinare, peraltro, l’aumento di abbattimenti di alberi di pregio è stata la eliminazione di decine e decine di pini proprio davanti al Castello Svevo. Un vero omicidio ambientale. Per l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, terminato al centro delle critiche dei consiglieri comunali baresi, l’episodio non è altro che la conferma della grave situazione di instabilità degli alberi, non solo in centro a Bari, ma anche in periferia. <<Ne avevamo già rimossi diciassette a cui se ne erano aggiunti altri dodici nel corso dei lavori perché la rimozione degli strati di asfalto superficiale, necessaria per il rifacimento della pavimentazione della piazza, aveva evidenziato l’instabilità di un’altra dozzina di piante, certificata dal settore Giardini del Comune>>, ha già spiegato l’assessore-ingegnere. Ma le spiegazioni fornite da Palazzo di Città, però, non convincono i consiglieri, ma neppure residenti e comitato Parco del Castello. “Piazza Isabella d’Aragona è un giardino storico tra i pochi rimasti in città. Forse nel progetto non è stata riversata tutta la complessità necessaria per un giardino storico”. “Ripristineremo tutto il filare con altrettante alberature – la replica dell’assessore Galasso – ci saranno lecci al posto dei pini, purtroppo non avevamo alternative, erano davvero tronchi contorti e inclinati”. Ma anche al posto dei lecci garantiti a suo tempo dall’assessore ai Lavori Pubblici sono finiti pioppi e platani, senza nemmeno rispettare le applicazioni promesse…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 3 Marzo 2018