Cronaca

Estate e servizi più a misura di disabile: ora ci sono i fondi

In arrivo buone notizie sullo sviluppo dell’offerta turistica rivolta ai disabili. Infatti una ventina di giorni fa e precisamente il 20 aprile scorso, i ministri del Turismo e per le Disabilità, Massimo Garavaglia e Erika Stefani, hanno presentato il decreto interministeriale che stabilisce le modalità di accesso e fruizione al fondo previsto dalla Legge di Bilancio. Un fondo, sarà bene chiarirlo subito, destinato alla realizzazione di interventi per l’accessibilità all’offerta turistica delle persone con disabilità. Prevista una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, risorse che in pratica s’affiancano a quelle disposte con il PNRR in favore della sostenibilità dell’offerta turistica nazionale. Un provvedimento che favorisce finalmente lo sviluppo di strutture in grado di ospitare un target cui, per troppi anni e gravemente, è stato negato il diritto di godere di servizi ricettivi adeguati. Come saranno distribuite le risorse? Il 35% – si legge nel decreto interministeriale – sarà destinato alle strutture costruite sotto forma di catene alberghiere e il 20% agli stabilimenti balneari e termali. Per gli altri beneficiari (esercizi extra alberghieri e strutture pubbliche o private dirette allo svolgimento di attività sportive di maggiore interesse per la fruizione turistica) l’ammontare delle risorse non sarà soggetto ad alcun limite. Oltre al provvedimento è stato predisposto anche un portale per rendere le strutture non solo accessibili ma anche rintracciabili, al fine di disegnare il quadro generale di un’offerta turistica che mette a disposizione servizi per tutti. “Siamo felici per questa grande novità – spiega Michele Caradonna, presidente dell’Ente a Tutela di Persone con Disabilità(Anmic/Bari) – perché non si tratta di interventi atti ad adeguare le strutture degli standard minimi per garantire l’accoglienza delle persone con disabilità, che sono già previsti dalla normativa vigente, ma si tratta di interventi orientati a implementare servizi utili per l’inclusione delle persone con disabilità nell’ottica di una piena accessibilità, a 360 gradi, per una offerta turistica che consenta alla persona con disabilità di vivere l’esperienza da protagonista. A livello locale un’altra buona notizia è stata diffusa qualche giorno fa dall’amministrazione comunale di Bari”. Caradonna si riferisce in sostanza al protocollo d’intesa firmato il 21 aprile scorso tra Città di Bari e l’ADM – Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, finalizzato alla lotta alla contraffazione e alle frodi a tutela del consumatore e delle imprese. In questo ambito l’ANMIC si sta attivando per chiedere al sindaco Antonio Decaro di avviare a stretto giro interventi immediati per promuovere l’utilizzo dei fondi previsti dal governo nazionale. E, in secondo luogo (…ma di certo non meno importante) verificare l’accessibilità alle spiagge, battaglia avviata già dal 2017, per garantire già da questa estate una migliore accessibilità per le persone con disabilità in tutti i lidi della città. Una battaglia durante la quale il presidente di ANMIC/Bari Michele Caradonna, consigliere comunale dal 2014 al 2019, presentò diverse interrogazioni all’amministrazione comunale sull’accessibilità delle spiagge baresi, fin troppo spesso inadeguate, sia come servizi e sia come accessi diretti al mare. Successivamente, almeno, furono adottate iniziative migliorative, come la passerella “Sea Track Tobea” a Torre Quetta o “sedia Job” nella spiaggia di Pane e Pomodoro. Servizi purtroppo caratterizzati, nel corso degli anni, da malfunzionamenti e interruzioni. Ci sarebbe, infine, un’altra questione da non dimenticare e cioè l’accessibilità alle spiagge con vettura per i possessori di contrassegno CUDE e infatti, sebbene siano presenti gli stalli riservati, è capitato che per accedere a detti stalli, veniva richiesto il pagamento del parcheggio. “Siamo sicuri che il Sindaco vorrà accogliere queste nostre sollecitazioni, utili in termini di accessibilità – conclude Caradonna – per la progettazione e realizzazione di nuovi e più efficaci servizi rivolti all’inclusione dei disabili, ma anche controlli affinché sia rispettata la normativa loro rivolta e i servizi già realizzati con fondi specifici non vengano meno col tempo”. (fdm)


Pubblicato il 29 Aprile 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio