Cronaca

Europee: Emiliano “retrocesso”? e il Pd pugliese gli chiede di non accettare

 

Adesso è ufficiale la notizia che il sindaco di Bari non capeggia la lista del Pd alle europee di maggio, ma qualche bene informato lo aveva già ipotizzato tempo fa attraverso le pagine di questa testata.  Infatti, contrariamente a quanto il segretario stesso del Pd pugliese, Michele Emiliano, aveva annunciato lo scorso fine febbraio, a capeggiare la lista del partito alle europee nella circoscrizione meridionale non sarà lui, ma una donna. E per giunta neppure pugliese. Infatti, al primo posto della lista del Pd per il Parlamento europeo nelle sei regioni del sud Italia sarà la deputata campana Pina Picierno. A comunicare detta novità è stato il segretario nazionale del partito nonché Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in conferenza stampa al Vinitay di Verona, dove per l’esattezza il capo del Governo ha reso noto che “Il Pd avrà per le candidature alle europee cinque donne alla guida delle liste” presenti nelle cinque circoscrizioni elettorali. Renzi  ha infatti chiarito che questa “E’ la migliore risposta a chi in queste settimane ha accusato proprio me di scarsa sensibilità sul tema” della presenza femminile nelle liste. Le donne che capeggeranno la lista del Pd nei cinque collegi elettorali delle europee sono nell’ordine Alessandra Moretti nel Nord-est, Alessia Mosca nel Nord-ovest, Simona Bonafè per il Centro, la Picierno, come innanzi detto, per il Sud e Caterina Chinnici nelle isole. La scelta del segretario nazionale del Pd di mettere in quota rosa tutti i cinque capilista è stata, nel primo pomeriggio di ieri, approvata pure dalla direzione del partito. La decisione del Pd di presentare al primo posto delle liste per le europee solo donne, al di là della giustificazione ufficiale fornita da Renzi, è stata probabilmente una scelta per evitare contrasti e laceranti spaccature nella direzione del partito sui nomi da indicare alla guida della lista nelle cinque circoscrizioni elettorali in cui è suddivisa l’Italia per le europee. Contrasti e lacerazioni sicuramente presenti nel partito, ma che in questo momento il segretario Renzi ha voluto acuire e non fare emergere, sia per evitare probabili ripercussioni sull’attività di governo, sia soprattutto per mostrare una compattezza di facciata del Pd necessaria ai fini del rilancio politico ed elettorale del partito. Ciò non toglie, però, che anche con questa soluzione dei capilista tutti al femminile ha provocato qualche malumore di troppo. Ed uno di questi casi è sicuramente quello che riguarda il sindaco di Bari uscente, Emiliano per l’appunto, che pur mostrandosi apparentemente soddisfatto della scelta di Renzi per la candidatura della Picierno a capo della lista nel Sud, non evita tuttavia di polemizzare su tale scelta attraverso il coordinatore e portavoce della segreteria pugliese del Pd, Giovanni Procacci. Infatti, sui social network Emiliano esibisce tutto il suo fair play appena appreso delle dichiarazioni di Renzi a Verona e scrive: «Che siano donne i capilista è una buona notizia. Feci la stessa cosa anche io con la lista civica Emiliano nel 2004». Ma molti – sempre attraverso i social network – ricordano a Emiliano il contenuto di quel suo ‘tweet’ entusiastico, datato soltanto 28 febbraio: «Bella chiacchierata telefonica con Matteo che mi ha chiesto di fare il capolista a Sud per le elezioni europee. Ho risposto: obbedisco. Con gioia». Da non dimenticare che tale notizia Emiliano la diffuse subito dopo che il suo nome, pur essendo circolato tra quelli dei papabili ministri o vice e financo come probabile sottosegretario, non era difatti entrato nella rosa di quelli scelti da Renzi per far parte del suo governo. Ed Emiliano un incarico nel governo Renzi forse se lo aspettava e lo avrebbe pure voluto, visto che egli stesso si era dichiarato disponibile in tal senso. Anche se, per la verità, nel Pd  qualche bene informato sosteneva che Matteo non aveva mai preso impegni in tal senso con Emiliano e che, invece, era quest’ultimo che si era fatto avanti con Renzi per accampare qualche richiesta di incarico di governo, quando al segretario del Pd si erano spalancate le porte di Palazzo Chigi. Come pure lo stesso bene informato allora aveva sollevato dubbi e perplessità sulla presunta scelta anticipata a fine febbraio da Renzi di indicare Emiliano capolista al Sud per le europee al Sud. Una scelta che, se attendibile, non poteva essere di certo definitiva perché, come spiegato in un apposito servizio apparso sul nostro numero del 7 marzo scorso, avrebbe dovuto passare attraverso gli altri organi nazionali del partito, che sono quelli a cui per prassi e statuto il segretario politico affida sempre le decisioni finali riguardanti la composizione delle liste ed anche, quindi, quelle dei capilista. Però Emiliano, evidentemente, dava già per scontato che gli spettasse il posto di capolista alle europee, visto che il suo nome non era entrato tra quelli dei componenti del governo Renzi. Ma questa è fantapolitica. Ora, invece, è assai più probabile che un capolista pugliese alle europee ci sia effettivamente, ma nel partito di Silvio Berlusconi. Sempre che in Forza Italia non accada come per il sindaco Emiliano nel Pd. D’altronde non ci sarebbe di che meravigliarsi, considerato che in Puglia con le notizie politiche non siamo più, come suole dirsi, solo “alla frutta o al digestivo”. Ma oltre.      

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Aprile 2014

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