Cronaca

Ex Auchan: vertici ancora chiusi a riccio. E i sindacati insorgono

Siamo oramai da mesi alla stretta più calda nella vertenza “”ex Auchan””, i magazzini della grande distribuzione di Modugno. Più d’un centinaio di lavoratoti che vivono anch’essi sulla propria pelle l’incubo degli esuberi e che –come ha ricordato proprio ieri in occasione dell’ennesima manifestazione il vicepresidente pugliese Peppino Longo, che aveva fatto sentire la sua voce anche nell’altra vertenza bollente dell’ex Om/Carrelli di Bari – hanno messo in crisi l’intero sistema economico e sociale pugliese. Per Longo sarebbe il sistema economico per intero che subirebbe un “”duro colpo”” da questa ennesima batosta occupazionale. A maggior ragione nell’attuale momento socio-economica, quando giù l’intera società deve fare i conti con la crisi provocata dalla pandemia. “Tutta la Puglia deve stringersi al fianco di questi lavoratori, affinché dopo anni di sacrifici sia loro garantito il sacrosanto diritto ad un lavoro dignitoso e certo”, sottolinea ancora il vicepresidente del Consiglio Peppino Longo impegnatissimo in questo momento sul fronte delle vertenze lavorative, sottolineando il dramma continuo cui sono sottoposti “da tempo, i dipendenti della grande distribuzione e le loro famiglie, e la lunga battaglia per restituire dignità e serenità a queste persone con l’unico obiettivo della piena occupazione”. “Trovo assurdo far pagare ancora una volta ai lavoratori, pur già sottoposti ad enormi sacrifici, visioni e scelte  industriali e commerciali globali non condivisibili. Per questo, prima di ritrovarci alle prese con l’ennesima tragedia occorre mettere in atto tutte le procedure istituzionali e non, tanto a livello locale (Regione e sindacati stanno già svolgendo la propria parte) che nazionale”, incalza lo scafato politico barese. Dunque, ieri in agenda sindacale lo sciopero dei lavoratori “ex Auchan” di Modugno, dopo il silenzio ostinato oppure, come lo definiscono i rappresentanti degli stessi lavoratori, “l’assenza di notizie da parte aziendale” sulla trattativa per il subentro. In particolare sono a rischio in quest’altra battaglia per il lavoro a Bari e dintorni ben centoquaranta dipendenti dell’ex grande catena di origine transalpina, ceduta in altre province a ‘Conad’ per il grande reparto alimentare, com’è accaduto a Casamassima. In prima linea ieri mattina per lo sciopero del turno di lavoro fino a mezzogiorno negli spazi dell’ipermercato modugnese i sindacalisti Filcams/Cgil e Uil/Uiltucs. Tutti davanti all’ingresso della Presidenza della Regione Puglia, sul Lungomare Nazario Sauro. Barbara Neglia ha messo in evidenza le maggiori criticità dell’annosa vertenza, con la riduzione delle superfici interne che hanno convinto i  lavoratori e lavoratrici a riunirsi in assemblea per decidere i punti salienti della vertenza nei confronti di vertici aziendali. Vertici che finora, però, hanno preferito come detto trincerarsi dietro un silenzio/mancanza di chiarezza che non prometteva fin dal primo momento nulla di buono. Un atteggiamento aziendale che, secondo i rappresentanti dei lavoratori/dipendenti ex Auchan di Modugno non consente la condivisione di alcuna garanzia, a tutela dei posti di lavoro. “Il futuro dei lavoratori merita grande attenzione, ma soprattutto garanzie e chiarezza nei rapporti, finora traditi ampiamente da parte datoriale”, ha ribadito la Neglia. Dal poco trapelato allorquando si era ancora alle prime battute delle trattative, sembra che sulla superficie attuale la parte aziendale e datoriale non si opererà interventi dal punto di vita del lavoro e dell’occupazione, Invece tra i dipendenti trapela un cauto ottimismo e circolano i nomi di altri catene della distribuzione, sempre e soprattutto alimentare, interessate al subentro ad Auchan. Ancora alla finestra Regione Puglia e Comune di Modugno, a parte i comunicati stampa che possono pure far piacere, ma servono a poco ai fini concreti della risoluzione della vertenza in atto.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Giugno 2020

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio