Ex Caserma Rossani, un progetto al giorno…..intanto resta un rudere
Massimo Cassano, consigliere regionale nato e residente a Bari, è stato sempre molto attento alle proposte per ridare vita all’ex Caserma Rossani. Ma ora, dopo le ultime novità apparse sui giornali, anche lui non si raccapezza più. E per lui il rudere resta rudere. “Una telenovela senza fine quella sulla ex caserma Rossani. Con la città in attesa, perenne, affinché oltre le infinite dichiarazioni di intenti, qualcosa possa muoversi per cancellare l’ennesimo rudere nel bel mezzo della città. Un parco, un grande parco che possa ridare un senso ad una città cresciuta male; e un parcheggio sotterraneo, un piccolo parcheggio sotterraneo, utilizzando l’area dove attualmente si trova il parcheggio dell’Amtab, e che possa essere a servizio di quanti vogliano raggiungere il Murattiano”. E’ quanto chiede, dunque, Cassano, all’amministrazione comunale, magari in tempi “umani”, dal momento che sono passati già cinque anni da quando l’ex caserma è entrata nella disponibilità del Comune. E da allora è continuato l’interminabile fiume di annunci, dibattiti, incontri, tavoli di lavoro, nascita di comitati, promesse, fondi dati e poi ritirati, anche se adesso sembra che il Comune stia per bandire la gara per restaurare una delle palazzine e rimettere a nuovo una delle aree verdi. Nel frattempo, in attesa dell’inizio e poi, soprattutto, della la fine di questi lavori, il rudere resta un rudere e anzi comincia a perdere pezzi (ultimamente sono crollate parti del muro di recinzione). Adesso il sindaco Michele Emiliano avverte di essere pronto a fare da solo: realizzare un parco, con i soldi disponibili, ritirare la vecchia delibera, niente intesa con i privati, niente riqualificazione coprogettata e cofinanziata con la Regione. “Solo” una riqualificazione autonoma del Comune, da realizzare con i 13 milioni del ministero e rinuncia ai 13 milioni previsti nella bozza di protocollo con la Regione che chiede “in cambio” oltre al parco, un polo per l´arte, con laboratori per gli artisti, Accademia e spazi destinati all´esposizione. “Riteniamo che l’assessore all’Urbanistica della Regione, Angela Barbanente, sia persona di estremo buon senso e a lei chiederemo –rimarca il consigliere regionale pidiellino- un incontro per far luce sulla questione. Per quanto ci riguarda la Rossani dovrà essere un parco con annesso parcheggio. Ma siamo sempre più convinti che la politica della parole debba lasciare il passo alla concretezza, quantomeno ad un minimo di concretezza. I baresi poi magari si stancano di aspettare ogni volta l’imminenza delle elezioni”. Che questa Amministrazione Comunale non avesse idee precise e condivise tra le varie anime che la sostengono in merito ad alcune tematiche questa era cosa assai nota, ma che fosse addirittura disorientata, correndo il rischio di perdere finanzimenti milionari messi a disposizione dalla Regione per un capriccio del primo cittadino, sarebbe davvero assurdo. Eggià prima l’Amministrazione Comunale avrebbe reperito 3,7 milioni di Euro per ristrutturare la palazzina centrale da adibire a sede della Sesta Circoscrizione ubicata all’interno dell’ex area militare, mentre la sede Circoscrizionale in realtà è stata sostata in una struttura privata a Mungivacca, in via Tupputi. Eppure negli immobili dismessi nell’ex area militare, dovrebbero essere ospitate l’Accademia delle Belle Arti (i lavori che dovrebbero partire entro la fine del mese prossimo riguardano ques’immobile), la Stazione dei Carabinieri, uffici pubblici. gallerie commerciali, uffici privati, sedi di associazioni e un parcheggio interrato di due piani riservato alla popolazione residente. E magari anche, come promisero sindaco e giunta, un Hotel low-cost, un Residence con circa 150 mini appartamenti, pub, ristoranti e un parcheggio interrato che nell’arco di un solo giorno, almeno sui giornali di qualche tempo fa, s’è arricchito di un piano. Infatti il parcheggio era di tre piani, rigorosamente riservato ai residenti, il che significa che gli eventuali utenti del parco sarebbero condannati a girovagare alla ricerca di un posto auto. Ma a Gennaio 2011 si parlava di 13 milioni di Euro di provenienza pubblica e di 87 milioni di Euro di provenienza privata per un impegno economico complessivo di 100 milioni di Euro, il 22 marzo si parlava di 83 milioni di Euro complessivi e il giorno successivo si parlava di 80 milioni di Euro complessivi ai quali potrebbero aggiungersi 14 milioni di Euro provenienti dai Fondi FESR destinati per l’interramento di Via Capruzzi. Circoscrizioni e Caserme che vano e vengono, parcheggi interrati che si moltiplicano, fondi che salgono e scendono come negli investimenti a Piazza Affari.
Francesco De Martino
Pubblicato il 4 Aprile 2013