Cronaca

Ex Fibronit: ok della Asl per la bonifica dell’area

Parco Fibronit, un altro passettino verso l’apertura dell’area verde dove c’era la fabbrica dei veleni. È di questi giorni, difatti, la comunicazione dell’Asl/Bari che certifica la completa fruibilità delle aree bonificate del sito ex Fibronit. Questo documento, sollecitato più e più volte dall’amministrazione comunale e dal Comitato Fibronit, definisce il quadro relativo all’uso dell’intera superficie dell’ex compendio industriale, diversamente da come era stato ipotizzato in fase di progettazione preliminare. L’ipotesi iniziale, vale la pena ricordarlo, considerava una prima porzione di sito direttamente fruibile, a seguito della riqualificazione delle aree bonificate in favore di un parco cittadino, lasciando invece la restante parte non utilizzabile perché subordinata a ulteriori verifiche e accertamenti. Aver ottenuto la disponibilità dell’intera area permetterà così di ampliare gli spazi destinati a verde pubblico, riducendo le infrastrutture interne, necessarie per collegare tra loro le diverse aree classificate come fruibili. Nel frattempo, però, prosegue ora l’iter con il Ministero per ottenere la restituzione agli usi consentiti delle aree, a seguito della quale sarà possibile indire la progettazione definitiva. “Questo è il risultato di un’importante e virtuosa collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale – gioisce il sindaco Decaro – nella varie fasi di partecipazione della progettazione del parco cittadino con le associazioni, abbiamo compreso che si potevano superare alcune prescrizioni originarie per una riqualificazione, poiché i parametri ambientali relativi alla bonifica erano stati verificati e certificati. Così abbiamo avviato un’interlocuzione con la Asl di Bari, che qualche giorno fa ha messo nero su bianco quella che nei fatti è una nuova vittoria delle associazioni e dei cittadini del Comitato Fibronit, che da anni si dedicano al progetto. Ora l’amministrazione sta procedendo per perfezionare le procedure relative agli immobili presenti nelle immediate vicinanze del sito: abbiamo voluto inserire nei nuovi fondi Pon metro, già nella disponibilità del Comune di Bari, un finanziamento di 3,5 milioni di euro per i lavori del primo lotto del futuro parco della Rinascita”. Grande soddisfazione anche da parte dei responsabili del comitato Fibronit, ovviamente, specie in un momento così complicato. Il documento tanto atteso che mancava per poter dichiarare l’area Fibronit interamente fruibile è giunto e si può quindi dire che sull’area al confine tra Japigia, San Pasquale e Madonnella potrà nascere un parco senza più divisioni tra aree fruibili e non fruibili. <<Siamo soddisfatti di questo risultato voluto fortemente dal Comitato Cittadino Fibronit che ha lavorato sodo per individuare l’assenza di prescrizioni tese a limitare la fruibilità del parco della Rinascita; ed in questa ricerca ha trovato un valido alleato nell’amministrazione comunale di Bari. Un successo comune che premia il lavoro degli sforzi di questi anni. Ora si passa alla fase successiva, alla progettazione definitiva del Parco della Rinascita che vedrà nel concorso di progettazione lo strumento per la sua definizione>>, precisa Nicola Brescia, da sempre in prima fila sulla questione della bonifica dell’ex area avvelenata dall’asbestosi. Ma cosa accadrà adesso? E’ stato già avviato il concorso di idee per la progettazione che riguarderà l’intera area ex Fibronit. <<Ci aspettiamo un risultato importante che soddisfi tutte le esigenze emerse negli incontri con i cittadini che per anni hanno convissuto con la fabbrica della morte. In particolare pensiamo alla progettazione della “città della salute”: la struttura che sarà dedicata esclusivamente alla sorveglianza ed al monitoraggio degli ex esposti all’amianto, a cercare di lenire le loro sofferenze fisiche e psicologiche, ad offrire un centro di consulenza specializzata per quanti avranno necessità di confrontarsi con il problema amianto. In questo modo il parco della Rinascita sarà il risarcimento, se pur piccolo, a quanti sono stati traditi dalla presenza dell’amianto nella loro vita>>, incalza Brescia. Altro passaggio fondamentale per la sospirata inaugurazione del parco il reperimento dei fondi necessari per realizzare il tutto, magari con la collaborazione dell’ex sindaco Emiliano che, proprio da primo cittadino di Bari, aveva avviato questo percorso.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 1 Aprile 2021

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