Cronaca

Ex Fibronit: se ne riparla in assemblea, aspettando la ripresa dei lavori

C’è voluta la prematura scomparsa di Maria Maugeri, già assessore e consigliere comunale barese, per ricordare l’emergenza amianto. Infatti lunedì 26 settembre dalle diciannove, presso il nuovo teatro Abeliano (quartiere Japigia – nei pressi della Parrocchia della Resurrezione) il sindaco Antonio Decaro parteciperà all’assemblea pubblica per discutere con i componenti del Comitato cittadino Fibronit e con tutti i cittadini che interverranno, del progetto di bonifica e messa in sicurezza della Fibronit. E’ anche bene sapere che all’incontro parteciperanno alcuni rappresentanti della ditta Teorema, vincitrice della gara d’appalto per i lavori di messa in sicurezza definitiva della Fibronit, con i tecnici responsabili del procedimento, che illustreranno ai cittadini le operazioni che saranno svolte nei prossimi mesi per la definitiva messa in sicurezza dell’area con la ripresa dei lavori per la bonifica dell’ex area Fibronit, la più inquinata d’Italia. All’incrocio tra i rioni Madonnella, San Pasquale e Japigia di Bari dopo che il Comune ha finalmente aggiudicato definitivamente l’appalto da 10 milioni euro, finalmente ripartiranno i lavori per la seconda e definitiva bonifica. In effetti, dopo l’aggiudicazione provvisoria risalente a circa tre anni fa, c’è voluto parecchio tempo per le verifiche riguardanti il possesso dei requisiti da parte delle imprese aggiudicatrici, anche perché, come prescrive la rigorosa normativa sugli appalti pubblici, la stazione appaltante –e cioè il Comune di Bari- ha dovuto chiedere la documentazione anche alla impresa seconda classificata nella graduatoria definitiva a seguito della gara, ovvero alla ‘Teorema’ da Acquaviva delle Fonti che infine l’ha spuntata. Ed è la stessa ditta, come si ricorderà, che si occupò a suo tempo della prima bonifica. Insomma, ad autunno potranno finalmente ripartire le ruspe per lavori che, come previsto, dovranno durare due anni, precisamente 750 giorni e riguarderanno l’eliminazione dei capannoni (già bonificati) e la tombatura dei rifiuti di amianto, per aprire la strada alla realizzazione di un grande parco verde dedicato alle vittime del mesotelioma pleurico, come hanno promesso le ultime amministrazioni municipali guidate da Michele Emiliano e Antonio Decaro. Del resto sin dal 2004 l’Amministrazione comunale ha riservato la massima attenzione alla salute dei cittadini, in particolare nelle zone della città interessate da rischi oggettivi. Dal 1995, quando fu lanciato il primo allarme per la presenza di fibre di amianto nell’area, la ex Fibronit ha rappresentato una emergenza drammatica almeno fino al 2006, quando, a partire dal mese di ottobre, è stata avviata la rimozione in sicurezza di 1600 tonnellate di amianto abbandonato su tetti, pavimenti e muri dei capannoni, poi trasportate in una discarica specializzata nel settore in Germania. A giugno del 2007, come si ricorderà, sono terminati gli interventi della prima messa in sicurezza, che hanno messo al riparo i baresi da ogni pericolo per la salute. Dopo una serie di operazioni lunghe e complesse, a seguito dell’autorizzazione sul progetto definitivo del Ministero dell’Ambiente e dei relativi finanziamenti concessi dalla Regione Puglia, il Comune di Bari è riuscito ad attivare la procedura pubblica per individuare l’azienda specializzata incaricata di realizzare l’opera di bonifica definitiva del sito di interesse nazionale ex Fibronit. Gli interventi, il cui costo complessivo previsto ammonta ad oltre 14 milioni di euro, condurranno infine al più grande parco pubblico della città dedicato, come detto, alla compianta Maria Maugeri. E la Città è sempre più impaziente. “”Ci aspettiamo ora, nei tempi più brevi possibili, che vengano attivati gli interventi di messa in sicurezza definitiva dell’area inquinata, propedeutici alla realizzazione del Parco della Rinascita e, quindi, confidiamo in una immediata accelerazione da parte del Comune di Bari nell’espletamento di tutte le procedure burocratiche necessarie all’inizio dei lavori””, rimarca Brescia senza tanti giri di parole. Senza bisogno di aspettare l’assemblea sull’emergenza (?) più bislacca e bistrattata della Città di dopodomani, a Japigia…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Settembre 2016

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