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Ex gasometro: a quando il più grande giardino, al ‘Libertà’?

Sono trascorsi 5 anni da quando la giunta guidata da Decaro approvava il progetto esecutivo

Ultimi giorni per l’apertura, almeno si spera, trascorsi oramai quasi cinque anni dall’approvazione in giunta comunale al Palazzo di Città del progetto esecutivo dei lavori per il giardino “ex Gasometro” di Corso Giuseppe Mazzini. Un intervento -come si ricorderà- bello corposo dell’importo di circa 2 milioni, finanziato per la riqualificazione e sicurezza delle periferie nelle città metropolitane e che già più e più volte avrebbe dovuto completare bonifica e riqualificazione dell’intera area, stando almeno impegni, sopralluoghi e promesse di apertura di sindaci e assessori. Fin dai tempi, bisogna dirlo, della prima giunta di Cagno Abbrescia. Esteso su una superficie di oltre 15mila mq, al servizio del quartiere, il parco urbano (o giardino, come lo chiamano già più realisticamente i residenti) dedicato all’ambientalista Maria Maugeri scomparsa prematuramente, non dovrebbe aprire i battenti poi tra molto. Per mettere finalmente un po’ di verde a disposizione d’un quartiere che, di verde, ne ha proprio bisogno. E difatti dal Comune hanno battuto spesso il tasto d’un ‘intervento strategico’ per la riqualificazione del Libertà, trasformando l’ex terreno incolto posto sopra un’area altamente inquinata in un giardino-parco dotato di attrezzature per il tempo libero. Tutto questo all’interno di un’area (a elevata urbanizzazione) storicamente priva di spazi per socialità e tempo libero, come detto, vista anche la brutta fine tra abbandono e sporcizia dell’altro giardino ‘Mimmo Bucci’, sempre al rione Libertà. Invece entro fine mese, come hanno già assicurato sindaco e staff tecnico da Corso Vittorio Emanuele II, ci saranno aree ludica e fitness, con l’immancabile area ‘sgambamento/cani (suddivisa in due zone per diverse taglie canine), ma anche zona intrattenimento e ristoro, anfiteatro, fontana a raso e orto urbano. E non basta: dei 15.640 mq di superficie dell’area oggetto di intervento, ben 7.374 saranno destinati a manto erboso, sul quale dovrebbero essere stati messi a dimora un’ottantina di nuovi alberi, mentre nessuno degli esemplari esistenti dovrebbe essere stato rimosso, secondo gli impegni (…iniziali) assunti dall’ente proprietario del più grande giardino del quartiere. Con un progetto che prevedeva pure la realizzazione d’un bar nei pressi dell’ingresso principale di c.so Mazzini, attrezzato con tavoli fissi e zone ristoro nelle aree circostanti, dotato perfino di servizi igienici esterni aperti al pubblico. Le attrezzature ludiche, sempre secondo gli impegni assunti dalla giunta Decaro, sono state scelte <<…tra le migliori in commercio sia per le qualità strutturali e la resistenza dei materiali impiegati sia per la cura estetica e soprattutto per l’elevato valore ludico che le caratterizza>>. “L’apertura di questo parco consentirà un’importante e benefica cucitura di alcune aree e strade quali corso Mazzini e via Napoli che, collegate pedonalmente fra loro attraverso il parco, assicureranno continuità di flussi pedonali che renderanno vissuto e, quindi, più sicuro il parco a servizio di un quartiere, il Libertà, che soffre proprio una carenza cronica di spazi pubblici verdi poiché edificato con scarsa disponibilità di aree da urbanizzare””, annunciava l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso nell’autunno 2018. Per un giardino all’ex Gasometro che, con la riqualificazione di piazza Disfida di Barletta e del Redentore, costituisce un ‘trittico’ di opere che renderanno più verde” il rione Libertà.

Francesco De Martino


Pubblicato il 16 Marzo 2023

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