Cronaca

Ex Om: “E’ la Regione ad avere competenza sulla Cassa Integrazione”

Una decina di giorni fa era stato il capo della giunta pugliese Emiliano a tirare in ballo il Ministero del Lavoro sulla crisi infinita alla ex Om Carrelli di Bari, con una lettera trasmessa all’avvocata Alessandra Giovetti, Curatrice Fallimentare della Tua Industries/ex OM per: “chiedere di sottoporre al Giudice del Tribunale Fallimentare di Torino la richiesta di autorizzazione a presentare la domanda di concessione della Cassa Integrazione in Deroga”. “La Regione ha accantonato 3 milioni dal fondo per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga per la copertura dei costi della prestazione a favore dei lavoratori ex OM. Grazie all’impegno assolto da Selectika, come da intese al tavolo di crisi, anche la procedura dispone ormai delle risorse economiche per l’accantonamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturabile dai lavoratori nel periodo di percezione della Cassa in Deroga”, ha scritto Emiliano ancora nella missiva ripercorrendo le tappe in una vertenza che si trascina da almeno cinque anni tra alti e bassi. Ma ieri il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ribadito “con chiarezza” che il trattamento di Cassa Integrazione in deroga e’ concedibile dalla Regione Puglia, “autonomamente e senza alcuna necessità di autorizzazione da parte del Dicastero”. E suonano come parole chiare e definitive, quelle del Ministero a proposito della società in fallimento TUA Industries Srl di Bari. “La competenza specifica, peraltro, era già stata acclarata in occasione dell’incontro svolto al Ministero lo scorso 21 dicembre 2018, presso la Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e della Formazione, al quale – ha ancora spiegato il ministero – avevano preso parte anche i rappresentanti della Regione Puglia. Durante la riunione, la Direzione Generale competente ha ripetuto che la competenza per la concessione della Cassa Integrazione in deroga e’ di pertinenza della Regione Puglia, unico soggetto legittimato a valutare la sussistenza dei presupposti necessari all’emanazione del relativo decreto di concessione”. A supporto dell’attivazione della procedura, sempre nel corso dell’incontro cui partecipavano anche Emiliano e i suoi delegati dell’Ente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha anche suggerito la preventiva verifica della fattibilità presso gli uffici della locale Direzione dell’Istituto Nazionale di Previdenza (Inps), tanto per non accampare le solite scuse su ritardi e disguidi.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 12 Gennaio 2019

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