Cronaca

Ex ospedale di Bitonto, reparto di Radiologia a mezzo servizio

 

Siamo alle solite: l’ex ospedale di Bitonto, nonostante la trasformazione a presidio territoriale ospedaliero, continua a mostrare crepe e carenze da far paura. E a pagarne le conseguenze, inutile dirlo, sono sempre e solo i poveri utenti. “La carenza di personale sta paralizzando l’attività dell’Ambulatorio di Radiologia del Presidio territoriale di assistenza di Bitonto: dopo il pensionamento del responsabile e le dimissioni dell’unico medico specialista rimasto in servizio, l’agenda delle prenotazioni è stata chiusa. L’ho riscontrato a seguito di un sopralluogo, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni di disservizi”, denuncia Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia. “È emersa una situazione di grave criticità – continua il consigliere forzista – che impone un intervento immediato. Per questo ho depositato un’interrogazione urgente rivolta al presidente-assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per chiedere l’immediata assegnazione di nuovi medici specialisti in organico nell’ambulatorio di Radiologia del Pta di Bitonto, in modo da consentire il ripristino del servizio per 36 ore settimanali, la riattivazione della tac e l’erogazione “full time” di ecografie e radiografie. Chiedo anche conto della mancata programmazione del turn over del personale medico e tecnico, che ha determinato un’erogazione del servizio a singhiozzo e il blocco delle prenotazioni, in danno dei cittadini, privati di un servizio diagnostico essenziale”. Ma come possono accadere queste cose in un reparto fondamentale per i servizi ospedalieri, com’è, appunto, quello della radiologia e per di più in un centro abitato popoloso come Bitonto? “Da quando è andato in pensione il medico responsabile dell’ambulatorio, era rimasto in servizio un solo medico in convenzione, ora dimissionario. Come soluzione tampone sono state previste prestazioni “part time” di medici esterni, col conseguente dimezzamento dell’operatività da 36 a 18 ore settimanali. Anche l’equipe tecnica, per mesi sotto organico, solo dal 26 settembre scorso è tornata al completo con l’arrivo di una terza unità. Questa precarietà è inaccettabile”, rimarca ancora Damascelli. E anche gli sforzi per riattivare la tac, rimessa in funzione a marzo scorso dopo tre mesi di stop, sono stati vanificati. L’apparecchio, difatti, era rimasto inutilizzato a causa della mancata sostituzione del tecnico dedicato, ed è tornato operativo solo per pochi giorni. Conclusione? “È del tutto evidente che la mancata programmazione è alla base di queste disfunzioni a cui chiedo sia posto immediato rimedio, per poter riaprire le prenotazioni e restituire ai cittadini il diritto ad un servizio costante ed efficiente”, la conclusione del consigliere di Opposizione in via Gentile.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 12 Ottobre 2019

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