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Ex Rossani: “Almeno mettete in sicurezza qualche porzione per riattivarla…”

L’invasione pacifica dell’ex Caserma Rossani che i giovani scacciati e sgomberati proprio sabato scorso da Villa Roth hanno portato a compimento e definito come una “liberazione”, in effetti toglie il coperchio ad una situazione di almeno decennale abbandono. A pigiare sul tasto ‘rewind’ per rifare la storia dell’area militare abbandonata da troppi anni sono, per il <>, Simone Pietro Lopez e Sergio Scarcelli, che partono da otto anni fa, circa: <>. Tutto questo sempre contro  comitati, associazioni, Consulta Comunale dell’Ambiente, circoli di partito, ed anche pezzi dell’istituzione regionale  che hanno, ognuno a modo loro, contrastato e lottato, ed in fin dei conti impedito fino ad oggi, il cedimento definitivo agli interessi della speculazione. Poi c’è stata anche la farsa dei Patti ed accordi siglati e mai attuati tra Comune/Regione Puglia/Accademia delle Belle Arti/consiglio Regionale che “destinavano” fondi e “decidevano” collocazioni nei fabbricati tutto a parole pur anche scritte. Nel frattempo il degrado dell’area è però andato avanti inesorabile e l’azione simbolica di “liberazione” che i giovani di Villa Roth hanno compiuto ha scoperchiato il vulcano delle responsabilità del Comune sia rispetto alle necessità ineludibili di spazi sociali giovanili, e non solo, sia rispetto al totale degrado ed abbandono in cui questa area strategica nel centro geografico della città è stata tenuta. <>, chiedono i due componenti del comitato. Pronti a ricordare come è stato più volte promesso di delimitare e rendere accessibili ai cittadini quelle aree a verde  che già con piccoli interventi possono diventare un giardino od un orto sociale, senza che sia mai accaduto nulla. Speriamo che il tempo dell’attesa sia finito…

 Francesco De Martino


Pubblicato il 6 Febbraio 2014

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