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Ex Rossani e Villa Giustinani devono restare pubbliche, non consegnate ai privati…

 
Ma chi decide scelte urbanistiche per cui persone e piante sono espropriate dei naturali spazi liberi? O beni pubblici consegnati nelle mani di costruttori e palazzinari con la scusa degli accordi di programma? Associazioni, comitati e semplici cittadini sono molto preoccupati e si pongono questi e altri interrogativi, portando anche proposte al tavolo municipale, senza quasi mai avere riposte concrete.  Per esempio il Comitato ‘Contro Sprechi e Privilegi’ da tempo ha segnalato una situazione piuttosto singolare e significativa : sul lastrico solare di villa Giustiniani, abbandonata da tempo in via Omodeo, sono spontaneamente cresciuti alcuni pini ben visibili dalla strada, come si evince dalla foto allegata, che bisogna  al più presto mettere a giusta dimora, per evitare il rischio del crollo del tetto e la perdita definitiva dell’edificio con il sottostante insediamento rupestre sottoposto a vincolo archeologico.Su questo evento, i pini che cercano dimora su un tetto abbandonato, un cantastorie potrebbe trarre lo spunto per una favola, metafora di una città dove la natura cerca il suo spazio anche in luoghi non deputati, perché le vengono negati quelli naturali, sottratti dal cemento che avanza indisturbato, anzi favorito anche dalle continue varianti al Piano Regolatore. Sempre più diffuse sono le lottizzazioni approvate dalla Giunta comunale, le cubature degli edifici sempre più elevate, facili le concessioni a privatizzare suolo e sottosuolo. “Sembra che il cemento che abbiamo tolto a Punta Perotti ci venga distribuito in tutta la città! E’ il  rischio che ora corre anche l’ex Caserma Rossani. Infatti l’assessore all’urbanistica Sannicandro ha presentato e sostiene progetti che, realizzati senza un concorso di idee, senza tener conto delle esigenze e aspettative dei cittadini, di fatto consegnano quest’area pubblica ai privati a fini chiaramente speculativi, come hanno sostenuto anche alcuni urbanisti.Si prevedono costruzioni residenziali con la nobile giustificazione di realizzare servizi per la città”, spiegano Marisa Cipresso e altri attivisti del comitato barese. Già, la città di chi? Non dei cittadini che chiedono da sempre un semplice parco, non attrezzato, quindi non costoso e cementificato, per il quale non c’è bisogno di indebitarsi con i privati. Gli edifici già esistenti, alcuni sottoposti anche a vincolo,  sono sufficienti per fini sociali e culturali. Questi progetti poi snaturano anche il  cosiddetto Piano Strategico, costato danaro pubblico, e di cui fa parte lo stesso assessore Sannicandro, che sembra abbia una vocazione naturale a incrementare numero e volume degli edifici, ci aveva provato anche nel passato, al tempo dei Giochi del Mediterraneo, quando propose di realizzare per quella occasione un villaggio olimpico per gli atleti. “L’ex Caserma Rossani è un bene pubblico e tale deve rimanere. E’ un dovere civile politico, morale conservare e tutelare, come sancisce la nostra Costituzione, un bene pubblico che non appartiene ai governi del momento, ma alla collettività e alle generazioni future. E’ poi preoccupante che la pubblica amministrazione abdichi al suo ruolo istituzionale di governo del territorio e dello sviluppo della città delegando a privati cosa decidere e come progettare”. Infine l’appello al Sindaco, chiedendo di mantenere la promessa fatta durante la campagna elettorale, che nell’ex Caserma Rossani sarebbe stato realizzato un ampio parco, ristrutturati gli edifici esistenti. Da un oculato utilizzo di questi il Comune potrebbe anche trarre vantaggi economici diventando imprenditore di se stesso, senza svendere ai privati. I cittadini vogliono che i pochi spazi liberi della città rimangano tali e pubblici, che si realizzino parchi naturali sia nella ex caserma Rossani, sia a Villa Giustiniani, senza alcuna ambiguità. Il Comitato contro Sprechi e Privilegi (Marisa Cipresso, Viviana Oliva, Alberto Carone,  Antonio Gadaleta, Giovanni Maurogiovanni, Saverio Meledandri, Maurizio Mongelli) ha messo a disposizione del Comune per la piantumazione di piante a villa Giustiniani ben 3mila euro. Ma dal Municipio nessuna risposta….(fdm)
                               


Pubblicato il 15 Dicembre 2011

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