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Ezio Luzzi ci parla di radio, calcio e Bari

Si definisce scherzosamente l’ultimo dei sopravvissuti.  Accento inconfondibile, inclinazione romanesca, ma è nato in Argentina, Santa Fe. Ha giocato nelle giovanili della Ternana. E’ infatti oggi l’ultimo giornalista vivente del nucleo storico della fortunata trasmissione radio Rai Tutto il Calcio Minuto Per Minuto, nata nel 1960. L’ intervistato è Ezio Luzzi, che ci parla di radio, calcio e Bari, che conosce bene avendo rendicontato per la Rai tante volte il Bari al Della Vittoria.

Luzzi, sei rimasto il solo a rappresentare il nucleo che ha fondato tutto il calcio minuto per minuto…

“Come la pandemia, ci sono state varie ondate del programma con validissimi colleghi. Ma il nucleo storico, quello principale è nato dopo le Olimpiadi e risale agli anni 60. Una squadra affiatata composta da Ameri, Ciotti, Provenzali, Viola, Pasini ed appunto me. Di solito andavo sul campo principale della B. Adesso sono l’ ultimo dei sopravvissuti”.

Chi decideva i collegamenti?

“Bortoluzzi ed erano ragionati in settimana sulla base dell’importanza della partita, esisteva una gerarchia  dei campi, dei collegamenti e degli inviati. Sappiate che la trasmissione all’inizio partì con i secondi tempi”

Oggi esiste la tv…

“I colleghi di adesso, naturalmente tutti bravi e competenti, me lo facciano dire: con la tv che mostra in tempo reale i gol e le azioni in vivo, la radio, che pur ha il suo fascino, ha smarrito la sua importanza nel calcio. Poi adesso si fa una specie di fritto misto tra radio, tv, altri programmi”.

Meglio Ameri o Ciotti?

“Era il dilemma, con due scuole di pensiero. Tutti e due bravissimi, uno, Ameri, mitraglia, l’altro, Ciotti, più compassato e tecnico”.

E’ vero che Ciotti era imbattibile a scopone e cantava al piano?

“Sì, ma tutti noi andavano a dormire nei ritiri delle squadre. Non era scoppiata calciopoli ed era permesso. Per ingannare il tempo giocavamo a scopone con gli stessi calciatori. Ciotti sapeva suonare il piano, adorava la musica ed era un intenditore. Commentava Sanremo e faceva le ore piccole”.

Conosci bene la situazione del Bari, squadra che hai nel cuore…

“Amo la città e la squadra, da voi sono andato tante volte al vecchio caro Della Vittoria. Che nostalgia. Mi piange il cuore vedere il Bari in C. I tifosi non meritano questa situazione. Mi auguro che con la nuova dirigenza il Bari torni dove compete. Una società solida è basilare. Io ho sempre apprezzato la generosità dei Matarrese”.

Come risalire?

“Con impegno, e lavoro. Non esistono armi segrete, evitando le polemiche”.

Distacco dalla Ternana?

“E’ tanto, però nel calcio mai arrendersi. Comunque io mi guarderei alle spalle e consoliderei la posizione”.

Il tuo cuore va alla Ternana?

“Vi ho giocato, ma amo anche il Bari. Poi alla vostra città mi lega il mio libro Tutto il mio calcio minuto per minuto, nel quale si parla di un grande giornalista pugliese, Mario Gismondi. Ha dato molto al giornalismo e alla Puglia”.

Rossella Cea


Pubblicato il 26 Marzo 2021

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