Primo Piano

Fa ancora paura la minaccia di cemento e mattoni su via Amendola

Fa ancora tremare polsi, mani e gambe ai baresi il megaprogetto da 210mila metri cubi che la Ined srl, società del gruppo Putignano, dovrebbe realizzare a Bari in via Amendola, la sesta via maggiormente trafficata d’Italia (dati pubblicati poco più d’un anno fa sul Sole 24 Ore) con un intervento previsto nel Piano regolatore generale e approvato a maggioranza un paio di anni fa dal Consiglio Comunale. Un intervento che molti consiglieri della stessa maggioranza guidata da Michele Emiliano hanno già definito la Punta Perotti-bis, sviluppato con circa 750 unità immobiliari fra abitazioni e uffici. Perfino secondo la commissione consiliare Urbanistica presieduta dal consigliere-avvocato Roberto Carbone ha dato parere negativo sull’insediamento – per fortuna ancora fermo – che paralizzerebbe la circolazione in via Amendola, come detto già intasata fino all’inverosimile, in qualunque ora del giorno. Ma l’assessore comunale all’Urbanistica Raffaele Sannicandro difende l’iter di una lottizzazione che si trascina -tra un parere e l’altro- da oltre quindici anni nonostante l’adozione del piano inviato alla Regione e poi tornato al Comune per l’approvazione definitiva poco meno d’un anno e mezzo fa dopo una discussione che ha diviso nettamente i partiti di maggioranza. Alla fine ventidue i voti favorevoli, diciotto i contrari e due astenuti (il presidente del Consiglio Pasquale Di Rella e Fabrizio D’Addario del Gruppo Misto) per la costruzione di palazzoni – saracinesca alti quasi 50 metri. A votare contro la megalottizzazione del gruppo Putignano, vale la pena rammentarlo, i consiglieri Marco Bronzini (Lista Emiliano per Bari), De Carne e De Santis, da parecchio in rotta col capo della giunta, ma anche i colleghi del partito democratico Giuseppe Muolo, Massimo Maiorano, Maria Maugeri, Roberto Carbone e Lino Pasculli, già assessore dell’Italia dei Valori messo alla porta dallo stesso Sindaco, probabilmente, anche per queste levate di scudi sulla politica del cemento adottata dal Comune. Da notare infatti che il progetto di lottizzazione Ined, risalente al 1996,  prevede la realizzazione di circa appartamenti e uffici con un grande parco di 3 ettari circa all’interno di Villa Bonomo, proprio di fronte all’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII° con una dotazione di circa 2mila posti auto che dovrebbe servire, almeno nelle intenzioni, a snellire il traffico mostruoso di via Amendola grazie alla nuova fermata della metropolitana leggera nei pressi dell’Executive Center. Ma il vero punto debole della lottizzazione, come detto, è rappresentato dai livelli record di traffico, inquinamento e smog sulla via Amendola con picchi che aumenterebbero secondo le valutazioni della commissione urbanistica del 30 per cento nelle ore di punta (8-9/13-14 e 16-17/19-21), in assoluto contrasto con le assicurazioni dell’assessore Sannicandro che dà percentuali della metà. 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 23 Aprile 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio