Fa sempre più paura l’emergenza abitativa a Bari
Un piccolo esercito di sfrattati e diseredati che cresce ogni giorno di piu’ sotto il peso di un’emergenza abitativa insopportabile. Sempre in primo piano a Bari, dunque, la penuria di alloggi a prezzi abbordabili per l’affitto, visto che per molti cittadini la casa è diventata un lusso anche in affitto, con le storie di interi nuclei familiari esposti senza tanti complimenti al rischio di ritrovarsi in mezzo alla strada, senza un tetto o in una casa popolare dove ci piovono dentro liquidi di tutti i generi. E cosi’ sono sempre piu’ i politici e gli amministratori locali che escono allo scoperto per tutelare gli interessi di queste famiglie sottoposte a sfratti esecutivi, o in lista d’attesa da anni per avere un alloggio popolare. L’ultimo campanello d’allarme lo hanno squillato i componenti della Commissione Consiliare Permanente del Comune di Bari che, senza farlo sapere troppo in giro, hanno chiesto al Sindaco, agli assessori al Patrimonio ed alla Solidarieta’ sociale, al Comandante della Polizia Municipale, al Direttore della Ripartizione Patrimonio ed al Prefetto notizie sulla “situazione di emergenza abitativa che affligge da tempo il nucleo familiare del signor Vito (nome di fantasia, naturalmente) residente in Via dei Mille”. Una famiglia che vive in uno dei ‘sottani’ rimasti al rione San Pasquale, senza servizi e con persone, bambini compresi, ammassati in pochissimi metri quadrati. Una storia come tante altre gia’ finite sulle pagine dei giornali, certo, ma davanti alle quali non si puo’ continuare a rimanere inerti. Percio’ al fine di sottoporre alla Giunta Municipale la possibilita’ di farsi carico della brutta situazione della famiglia F. per sapere se essa risulta partecipante alla graduatoria di assegnazione di alloggi popolari ed in quale posizione. Non solo. A niente, inutile dirlo, è servita la richiesta di contributo alloggiativi per l’anno 2012, se e’ stato redatto un verbale di consistenza alloggio a cura del nucleo ispettivo della Polizia Municipale e soprattutto se esiste una relazione sulla situazione socio-economica del nucleo famigliare a cura del servizio sociale della Sesta Circoscrizione Carrassi-San Pasquale-Mumngivacca. Insomma, c’è chi ha deciso di puntare i piedi e seguire passo passo l’iter sull’emergenza abitativa che ha colpito questa che potrebbe diventare il simbolo della disperazione di tantissimi nuclei famigliari distrutti dall’emergenza abitativa. Un caso che le tv locali, Telenorba in prima linea, hanno sviscerato approfonditamente, colpendo l’opinione pubblica, smovendo soprattutto l’attenzione degli amministratori comunali. Per tutti i politici ed amministratori in fuga, quando si tratta di assumersi responsabilità, parla chi ha promesso di interessarsi al caso una volta raccolta tutta la documentazione, senza nemmeno la soddisfazione di aver ricevuto risposta ai quesiti di sempre, posti inutilmente agli organi interessati. Tempi previsti per istruire la pratica? “Speriamo prime del periodo feriale, attesa la situazione di grave precarieta’ all’esame dei nostri uffici”, conclude un consigliere comunale che vorrebbe chiudere il fascicolo entro la fine del mese. E poi dritto al mare, in vacanza, in barba a nuovi poveri, disperati e senza tetto…..
Antonio De luigi
Pubblicato il 28 Giugno 2013