Sport

Fabrizio Paghera: “A Bari per rimanere ancora capolista, sarà una gara a viso aperto”

Domenica scorsa la Ternana Calcio ha battuto il Catania in un match tiratissimo per 3-2, per giunta in inferiorità numerica, uno di questi gol è stato del centrocampista Fabrizio Paghera che tra qualche giorno affronterà i biancorossi. I l Bari dal canto suo ha centrato la prima vittoria al San Nicola demolendo la Cavese per 4-0 ma anche dal profilo del gioco. Nella trasmissione di Barimania, programma ideato da Tonio Lucatorto, la nostra redazione ospite fissa nei loro studi ha avuto modo di intervistare il centrocampista della Ternana Calcio. Fabrizio Paghera.

La Ternana prima in classifica con numeri da paura, sei vittorie un pari ed una sconfitta, affronterete un Bari che nelle ultime tre partite ha conquistato sette punti e la prima vittoria al San Nicola?

“Una partita del genere trovi motivazioni enormi, ma si prepara anche da sola da certi punti di vista. Noi abbiamo iniziato a lavorarci e vogliamo arrivare pronti per la battaglia”.

Tanti gli ex che saranno in campo da una parte e dall’altra. Voi ne avete tantissimi, citiamo uno su tutti, Anthony Partipilo?

“Sta facendo molto bene, ha già segnato tre gol. A Bari ha vissuto soltanto una stagione ed una presenza se non ricordo male, però lui è cresciuto nel settore giovanile del Bari ed è ancora tifoso. Contro il Francavilla, sua ex squadra si è esaltato ed ha segnato speriamo che succeda lo stesso”.

In casa avete toppato soltanto contro la pugliese Monopoli, in trasferta invece siete stati perfetti, avrete pur qualche punto debole magari in difesa avendo incassato nove reti?

“In casa abbiamo fatto sempre benissimo ad eccezione di quella gara contro il Monopoli che è stato un episodio sparuto. In casa con dodicimila spettatori hai sempre una carica maggiore, però anche in trasferta siamo stati impeccabili. Scongiuri facendo si vince e si perde in undici, ma i campionati si vincono a maggio. Siamo una squadra che molti giocano insieme da più tempo. Seguiamo molto attentamente il mister e si lavora intensamente in settimana. Presto per tirare bilanci, conta a marzo essere lì, ed aggredire il campionato sino alla fine”.

Suagher, Sini, Diakite, Vantaggiato, Partipilo già citato, Marino Defendi, quest’ultimo ex capitano biancorosso, vi hanno detto qualche segreto su come batterci?

“Si vero abbiamo una colonia barese in squadra. Defendi è quello che sicuramente più di tutti è innamorato. Lui è un leader, in campo e fuori, ed a Bari ha lasciato un ottimo ricordo, ma vi assicuro che tutti quelli che partiranno dal primo minuto o subentreranno vorranno fare bene. Così come voi, avete Mirco Antenucci, giocatore di categoria superiore che qui a Terni ha lasciato un bel ricordo ed in una stagione segnò quasi venti reti (ben 19, ndr)”.

Sarà una partita tirata dove si vincerà di misura o potremmo assistere ad una partita pirotecnica con le difese perforate più volte?

“Penso sarà una gara a viso aperto dove entrambi le squadre vorranno giocarsela perché l’intera posta in palio fa gola. Noi perché vogliamo mantenere salda la nostra posizione e loro perché si stanno rilanciando e perdere fa sempre male. Posso dire che giocheremo alla morte, non pensiamo alla classifica ma a vincere. A Bari può succedere di tutto, anche di essere in vantaggio di 3-0 e di perdere 4-3, in quella stagione indossavo la maglia della Virtus Lanciano, ricordo che fu una partita emozionante e bellissima in uno stadio pieno ed incredulo. Ecco, guai a sottovalutare l’avversaria e stare sempre in guardia perché hanno un organico di livello e chiunque può fare la differenza”.

Facciamo un po’ di amarcord biancorosso: correva l’8 Gennaio del 1984 in quel Bari-Ternana al ‘Della Vittoria’, in panchina sedeva Bruno Bolchi, peraltro ex di ambedue le squadre ed al termine della partita vinta per 1-0 dai biancorossi con gol su rigore trasformato da Messina, il giocatore della Ternana Ratti veniva colpito da una lattina e fu costretto ad uscire. Qualche giorno dopo la Lega decretò il pesante verdetto ed il Bari perse a tavolino 0-2. Qualche tifoso più attempato, ha ancora il dente avvelenato ma, tuttavia, sugli spalti ci si augura comunque una domenica divertente, magari connotata di sfottò ma non violenta. E’ anche il tuo augurio?

“Il calcio deve essere sempre una festa, nel rispetto delle parti perché ritengo sia normale che non per forza debba correre buon sangue tra le due tifoserie. Ovvio però che certi episodi, c’erano all’epoca, ci sono e purtroppo continueranno ad esserci, molte volte di entità anche più gravi con conseguenze nefaste che hanno portato alla morte di forze dell’ordine o di molti tifosi, per situazioni che si sarebbero dovute o almeno potuto evitare. Nello specifico nell’anno ed episodio che hai raccontato non ne ero a conoscenza, ma ripeto noi a prescindere dal clima che troveremo vogliamo fare la nostra partita senza timore. Se siamo primi non è un caso, rispetto del Bari e del San Nicola e perché col nuovo tecnico stanno ritrovando il valore che avevano già disponendo di un organico numeroso e di qualità. Sono convinto uscirà una bella partita tra due squadre che vogliono vincere e si affronteranno viso aperto senza stare rintanate”.

Concludo, ricordando un altro aneddoto che sicuramente ti avranno raccontato perché riguarda la squadra della tua città e dei colori che indossi. Nel tuo stadio ‘Libero Liberati’ ci fu una partita storica tra Argentina e Ternana, terminata 7 a 2, nel 1989 ad un anno dal Mondiale disputato in Italia? Ricordi questo particolare in cui più di dodicimila tifosi della Ternana affollarono lo stadio per vedere Maradona giocare assieme ai suoi due fratelli con la nazionale argentina campione uscente della Coppa del Mondo?

“All’interro del nostro stadio c’è qualche foto e mi è stato raccontato tutto per filo e per segno. Ed è un sempre piacere giocarci, sapere che ci ha giocato il calciatore più forte di tutti i tempi è sicuramente uno stimolo in più. Mi è stato detto che è l’ultima settimana di Maggio 1989 al Libero Liberati di Terni, l’amichevole di preparazione ad Italia ’90, dovevano esserci gli azzurri e lo scopo principale della serata era benefico, tutto l’incasso doveva essere devoluto in beneficienza il 50% per l’Associazione Sportivi Disabili dell’Italia e l’altro 50% per l’Ospedale dei bambini di Buenos Aires.  A Terni, mi è stato raccontato da chi l’ha vissuto che nessuno voleva far saltare l’amichevole, e la Ternana di allora militava in C2 nel girone anche con una pugliese, la Fidelis Andria. Tuttavia, nonostante i grandi club di A si rifiutarono di dare i migliori giocatori, l’unico osannato tutt’oggi dalle nostre parte, fu il portiere Stefano Tacconi che scappò dal ritiro della Juventus e venne a dare una mano, due mani anzi, difendendo i pali della Ternana per oltre sessanta minuti. Anche dall’altra parte fu un evento storico ed irripetibile perché il Ct Bilardo della Seleccion convocò non solo Maradona e Caniggia, ma anche Hugo Maradona, fratello di Diego che aveva giocato in Italia e l’altro Raul che giocava in Canada, e fu infatti l’unica volta che i fratelli Maradona giocarono assieme nella Nazionale argentina. La partita terminò in goleada come era prevedibile, per 7 a 2, ma fu comunque festa sugli spalti, quella festa di cui sarebbe bello e più spesso vederla come constatavo prima. Un calcio d’altri tempi, in cui anche per il sottoscritto nato negli anni Novanta ti scende la lacrima a leggerne, sentirlo raccontare da chi l’ha vissuto e farei di tutto per vivere una giornata giocando una gara del genere contro i campioni del Mondo all’epoca in carica, o ancora di più indossare la maglia della Nazionale italiana”.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 10 Ottobre 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio