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“Facciamo rete per rilanciare la C”

“Facciamo rete” per rilanciare la C, è il leit motiv del candidato presidente alla Lega Pro, un giornalista di successo e scrittore, Matteo Marani che il 9 febbraio 2023 sfiderà, in occasione dell’Assemblea Elettiva nel Salone d’Onore del Coni, a Roma, sfiderà il vice presidente uscente, Marcel Vulpis, per subentrare al dimissionario Francesco Ghirelli. Marani, laureato in Storia all’Università di Bologna, ha collaborato come giornalista per Il Messaggero, Corriere dello Sport –Stadio, Il Sole 24 Ore. Ha scritto anche per il Guerin Sportivo, nota rivista sportiva sino a diventarne anche il direttore per otto anni (sino al 2016) e portando la pubblicazione del giornale anche sul web e trasformandola da settimanale a mensile. Un curriculum davvero importante che lo ha visto anche collaborare con Quelli che iL Calcio, celebre format sportivo, a divenire vice direttore di Sky Sport e responsabile dell’area eventi calcio di Sky Italia. Dal 2016 per un biennio. Una firma molto autorevole che potrebbe portare una ventata di novità nel mondo del calcio, ed autore del libro edito nel 2007 “Dallo scudetto ad Auschwitz” rendendo omaggio alla figura del tecnico Arpad Weis, tecnico del Bari nel 31-32’ e vincitore di tre scudetti italiani (due con il Bologna ed uno con l’Ambrosiana Inter). Il candidato presidente Matteo Marani, ieri era presente al Nikolaus Hotel di Bari, accompagnato dal presidente del Comitato Regionale Puglia  Lnd, dott. Vito Tisci ed ha incontrato i presidenti dei club pugliesi di Lega Pro (Foggia, Cerignola, Monopoli), mancava quello del Taranto ed altri dirigenti, tra cui anche il vice presidente del Monopoli, Paolo Tavano, ex arbitro e figura di spicco e spessore riconosciuta all’unanimità nel mondo del calcio. Il dott. Marani si è prestato ai nostri microfoni per qualche domanda. Ci sembrava però anche doveroso ricordare che oltre a tanti riconoscimenti e premi conseguiti, Marani ha curato nel 2014 con Alessandra Maria Sette la mostra sulla storia della Nazionale Italiana ed è anche presidente della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano.

 

Sarebbe una prima volta come presidente di Lega Pro, un giornalista, anche se c’è un precedente diverso dell’ex direttore della Figc, Antonello Valentini.

 

“Sicuramente ci ho pensato. Mi è venuto un altro precedente, un immenso Piercesare Baretti, ex direttore di Tuttosport, ricoprì il ruolo di direttore generale nella Lega Calcio ed anche per una stagione presidente della Fiorentina, portando Roberto Baggio in viola. Ma fu una persona dagli alti valori. Lo stesso dott. Antonello Valentini ha ricoperto diversi incarichi in Figc, sempre con grande professionalità, impegno e distinguendosi. Sarebbe un onore ed un onere poter rappresentare tale incarico. Credo che i giornalisti ricoprano un ruolo importante e sono poliedrici, abituati a doversi occupare di tanti temi e saperli analizzare con criticità, offrendo una chiave di lettura. La comunicazione deve essere alla base del ruolo per cui mi candido”.

Una comunicazione con i club, proprio come il programma “Facciamo rete” che vedrebbe tra l’altro in caso di nomina un grande del calcio italiano, in qualità di vice presidente, Gianfranco Zola.

“Facciamo rete è un pensiero ampio: bisogna mettere insieme le energie in un progetto per rilanciare la Serie C. Bisogna prendere quello di nuovo che è stato fatto, ma aggiungere idee nuove e portare le esperienze di tutti. Facciamo rete perché la prima parte di questo viaggio devono essere i club, che devono essere alla guida di questa esperienza. Ci saranno i “tavoli permanenti”, che non sono qualcosa di teorico, ma all’interno dei club ci sono persone che possono dare un contributo con le loro esperienze di campo, dall’impiantistica, al marketing, alle loro idee sino a metterle in atto. Facendone sintesi, e spetterà a me, e trovare le sinergie. Zola è stato un grande ed ha ancora tanto da dare al calcio. E’ una persona di grande visione e lui è stato all’estero ambasciatore del nostro calcio, Può portare ancora tanto. Permettimi di ringraziare i presidenti che hanno partecipato all’incontro odierno”.

 

Sui rapporti scuola e sport e quell’omaggio ad un tecnico fantastico, scomparso ingiustamente come Arpad Waisz, vittima del Nazismo.

 

“Quando sento il nome di Waisz mi si illumina il cuore. Non bisognerebbe mai smettere di documentarsi su quanto accaduto, sulle storie come quelle di Waisz. Partecipai a Bari, quando gli fu dedicata una strada e andai a cena con i veterani dello sport, una serata memorabile Le scuole hanno un ruolo fondamentale nella crescita e diffusione e noi vogliamo interagire e renderle maggiormente protagoniste. Sinergia, parola chiave ma divulgazione e promozione dell’attività sportiva estesa a tutti i settori giovanili e settore scolastico sportivo”.

 

Ultima chiosa sul capitolo “trasferte vietate” in modo preventivo.

 

“Vietare non può mai essere un bene. Bisognerebbe riportare le famiglie negli stadi, invece si chiudono o vietano trasferte. Ma alla base ci sono decisioni dal Viminale e Istituzioni che vanno comunque rispettate. Bisogna portare proposte, riavvicinare la gente allo stadio. Un po’ quando negli anni Ottanta si andava negli stadi ed era sempre una festa. Il calcio dovrebbe investire maggiormente nella cultura e tornare a respirare un clima di festa. Ci aspetta un lavoro arduo ma non impossibile”.

 

M.I.       

 

 

 


Pubblicato il 4 Febbraio 2023

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