Cronaca

Fallimento ex Mercatone Uno: “Al Ministero devono sapere e provvedere”

Torna finalmente a galla una vertenza riguardante i punti vendita ex “Mercatone Uno”, vertenza che pareva essere passata in seconda –se non terza…- fila, tra crisi di governo vere, false e cosi’ cosi’. Ora torna in campo la politica. “Ho voluto attendere che il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, avesse il tempo necessario per assumere la guida di un Ministero così importante e per prendere contezza delle tante questioni in agenda, ma già lunedì presenterò un’ulteriore interrogazione parlamentare sulla vicenda” è quanto dichiara il Senatore Luigi Vitali (Forza Italia) sulla questione del fallimento del Mercatone Uno. “Chiederò al Ministro – continua Vitali – di conoscere l’evolversi della situazione e le ragioni che lo hanno portato a chiedere un rinvio dell’incontro già previsto per il 16 settembre tra i Commissari ed i rappresentanti delle sigle sindacali. Sembrerebbe, allo stato, che le intenzioni del Mise sarebbero quelle di convocare un tavolo di crisi. Allo stesso modo e con particolare riferimento alla situazione del punto vendita di Francavilla – che continua ad essere seguita dal consigliere comunale Antonio Andrisano il quale provvede a fornirmi gli aggiornamenti del caso, chiederò – conclude il senatore pugliese – di conoscere quali siano le ragioni in funzioni delle quali non si è ancora provveduto, solo presso la sede di Francavilla, alla redazione dell’inventario”. Dunque, futuro sempre più nebuloso per i quasi mille e novecento lavoratori ex Mercatone Uno, compresi quelli di Bitonto, Bari e Terlizzi, proprio quando i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono tornati in campo a sollecitare il Ministero dell’ex Ministro Luigi Di Maio a convocare il tavolo finalizzato ad assicurare una supervisione istituzionale e maggiori garanzie di trasparenza e ripristinare corrette relazioni sindacali. Ed ancora più incerto appare –come sempre accade in questi casi- il futuro dei lavoratori che lavorano per l’indotto, vale a dire migliaia di dipendenti delle aziende fornitrici in attesa di essere pagate, mentre i clienti sempre più numerosi attendono la merce ordinata e già saldata, almeno in buona parte. Per i rappresentanti dei lavoratori che seguono con enorme apprensione la ripresa di una vertenza che, come detto all’inizio, pareva quasi dimenticata, i dati segnati nelle precedenti note che hanno costituito approccio e corrispondenza tra le parti in causa nella vertenza, appaiono “generici e fuorvianti e, a poco più di un mese dalla conclusione ipotizzata per la ricerca di possibili acquirenti, aumentano le preoccupazioni già espresse”. Ora, in vista della data per la ripresa delle trattative rivolte alla ricerca di un possibile acquirente dell’azienda dei mobili –fissata alla fine del mese prossimo e precisamente al 30 ottobre – c’è solo da augurarsi che la vertenza dei lavoratori Ex ‘Mercatone Uno’ non cada nuovamente in seconda o terza fila, una retrocessione che non meritano lavoratori in molti casi già allo stremo, dopo mesi di snervante attesa. Un brutto film, purtroppo, già visto troppe volte in Terra di Bari…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 21 Settembre 2019

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