Primo Piano

Fdi “sfida” Emiliano e Palese ad attuare il piano sanitario di Fitto

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano di centrosinistra, ha chiamato un autorevole ex esponente del centrodestra, Rocco Palese, alla guida della Sanità pugliese ed il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale pugliese deposita una mozione con la quale chiede che si impegni la giunta Emiliano a dare attuazione al piano di riordino ospedaliero presentato, ma poi non più attuato, dell’ex governatore Raffaele Fitto di centrodestra, che – come è noto – anche a causa di quel piano nel 2005 non vinse le elezioni per la riconferma alla guida della Regione. Infatti, la mozione presentata ieri dal Gruppo regionale del partito di Giorgia Meloni è una vera e propria sfida alla maggioranza giallo-rossa che sostiene il governatore Emiliano nell’aula barese di via Gentile e che, nonostante alcuni precedenti mugugni sia del M5S che di una parte del Gruppo consiliare del Pd, alla fine ha accettato la nomina dell’ex braccio destro di Fitto senza colpo ferire. Infatti, il ragionamento dell’opposizione di Fdi alla Regione è molto semplice. Ovvero, se Palese non intende rinnegare il proprio operato del tempo in cui era assessore al Bilancio nella giunta Fitto, e finora non risulta che lo abbia rinnegato, allora la sua attuale presenza nell’esecutivo di Emiliano, per Fdi, ha un solo significato: dare attuazione al Piano sanitario regionale che non fu possibile attuare all’epoca, poiché nel 2005 Fitto non fu riconfermato Presidente ed il centrosinistra – come si ricorderà – vinse le elezioni con Nichi Vendola in virtù del fatto che contestava quel piano. Un piano che ora, invece, con il ritorno di Palese in giunta da assessore tecnico potrebbe essere ripreso in toto o in parte, se lo stesso Palese nel frattempo non abbia cambiato idea, dando evidentemente ragione, però, a coloro che all’epoca lo contestavano. Ed i sei consiglieri pugliesi dell’opposizione di Fdi sono evidentemente conviti che così non è, visto che hanno presentato una mozione con cui si chiede all’Assemblea regionale di impegnare espressamente Emiliano ad attuare quel Piano sanitario del 2002. Infatti, “Qual è – si è chiesto in conferenza stampa il capogruppo di Fdi, Ignazio Zullo – la visione della Sanità da realizzare in Puglia?” Per poi spiegare che – a suo avviso – l’input lo ha dato lo stesso Palese quando “dice che il punto fermo è quello del 2002”, ovvero “il piano Fitto che potenziava il territorio e non chiudeva servizi e ospedali”. Pertanto, con la mozione presenta ieri Fdi dice che quel piano razionalizzava l’offerta ospedaliera e questo deve essere l’obiettivo, razionalizzare il sistema senza aggravare sulla tasca del cittadino. Un Piano il cui scopo – ha precisato ancora Zullo – è di “costruire un modello di sanità meritocratico per gli operatori, efficiente, efficace, economico ed eticamente e moralmente orientato a dare risposte tempestive e di qualità ai bisogni di salute dei pugliesi, senza gravare su di loro con tassazione e senza indurli alla necessità di ricorrere al pagamento delle prestazioni sanitarie di cui hanno bisogno”.  “Emiliano – ha poi esclamato il Capogruppo della formazione meloniana in via Gentile – finalmente prende atto del fallimento delle politiche fino ad ora portate avanti e quindi vuole convertirsi ad una visione nuova della sanità”. Per poi tornare, in conclusione, a chiedersi: “Ma questa nuova visione è condivisa dalla maggioranza?” Ed ancora: “Palese è sostenuto dalla maggioranza?” Ecco il motivo per cui – ha spiegato Zullo – Fdi vorrebbe impegnare, con la mozione presentata ieri, tutto il Consiglio ad attuare le politiche sanitarie previste nel piano Fitto del 2002. Piano che prevede – sostiene Fdi nella mozione –  tra le altre cose, la “razionalizzazione e specializzazione dell’offerta sanitaria ospedaliera” attraverso “l’eliminazione dei reparti doppioni senza chiusura di alcun ospedale, specializzazione degli ospedali per affrontare le nuove frontiere della vita, dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica, quali i trapianti, la robotica, la medicina predittiva e personalizzata”; “l’attivazione del macro-sistema 118”; “il potenziamento della prevenzione primaria, secondaria e terziaria”.  Di ben altro avviso il segretario del Pd Puglia, Marco Lacarra, che così replicato alla mozione presenta dal Gruppo di Fdi alla Regione: “La nomina di Rocco Palese non poteva non creare imbarazzo all’interno del centrosinistra, ma rientra nell’ambito delle scelte personali del Presidente che vanno rispettate”, per poi aggiungere che “il Partito democratico della Puglia continua, in ogni sede, a spendersi per un rafforzamento della sanità pubblica e per un potenziamento e una riorganizzazione della medicina del territorio”. Infatti, secondo Lacarra, “nessuna nomina può in questo momento cambiare la linea della Regione Puglia sulla sanità e, in particolare, sulla gestione della pandemia”. E ciò – a detta dello stesso Lacarra – sarebbe stato “assicurato con grande chiarezza da parte del presidente Emiliano”.  A questo punto non resta che attendere Emiliano e Palese alla prova dei fatti, perché finora sono certi solo gli esiti poco soddisfacenti dei Piani attuati dal 2005 in poi, in quanto quello di Fitto e Palese del 2002 di fatto non è mai stato attuato. Potrebbe essere messo in atto ora con la presenza di Palese tra le fila di un esecutivo regionale giallo-rosso? Può darsi. Però, difficilmente una mozione di Fdi potrebbe essere la “foglia di fico” con cui dare seguito ad una sua effettiva ed integrale attuazione.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Febbraio 2022

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