Cronaca

Federalberghi: “Il Comune legalizza l’abusivismo alberghiero a Bari”

Poco memo di un anno e torna in primo piano a Bari il caso delle residenze universitarie camuffate da alberghi a tre o quattro stelle, dove a prezzi per niente abbordabili soggiornano turisti, manager e imprenditori danarosi al posto dei poveri e squattrinati studenti universitari. La denuncia, come si ricorderà, partì a settembre 2012 da Antonio Vasile, vice presidente vicario Federalberghi Bari-Bat e imprenditore alberghiero con oltre 400 camere tra Bari e Palese, che decise di vederci chiaro in una piaga che potrebbe nascondere qualcosa di più della semplice concorrenza sleale, una volta addentrati in campi come abusivismo della professione alberghiera e forse anche edilizio, con presunte forzature sulle destinazioni urbanistiche, ma anche con l’utilizzo di facilitazioni fiscali destinate a residenze universitarie per poi trasformarsi in veri e propri alberghi. Adesso, a quasi un anno di distanza, nel mirino finisce daccapo la struttura “Campus X” di via Amendola, a Bari: residenze universitarie, vincolate nella loro destinazione d’uso, utilizzate come alberghi, con 600 posti letto che potrebbero addirittura essere utilizzate come una specie di cittadella sportiva per ospitare centinaia di atleti e accompagnatori, come emerge dal nuovo esposto presentato in Procura da Franco Caizzi, presidente di Federalberghi. La struttura che parrebbe funzionare come un vero, grande albergo, infatti, è stata realizzata in forza di Permesso di Costruire n.366/2002 e successiva variante n.535/2007 con destinazione d’uso di alloggio per studenti e strutture annesse esclusivamente a carattere universitario, mentre l’area su cui sorge –si legge nell’esposto di Caizzi- risulta classificata nel PRG del Comune di Bari come «area per attrezzature universitarie statali, nelle quali è ammessa la costruzione di attrezzature ed uffici per l’insegnamento, la ricerca, la residenza di docenti e di studenti» Fatto sta che nonostante tutti questi vincoli, in una prima fase e con l’indebito assenso delle Autorità amministrative competenti (Comune di Bari e Provincia di Bari), è stata destinata anche ad ordinaria attività alberghiera, come da Segnalazione Certificata di Inizio Attività, Comune di Bari, prot.n.175827 del 27 luglio 2012 per l’apertura di un albergo  a tre stelle e precedente autorizzazione igienico sanitaria prot. n.130283/11/1 del 5 giugno 2012 del Sindaco di Bari, con cui, appunto, veniva rilasciato alla predetta Campus X S.r.l., il Nulla Osta all’apertura e all’esercizio di un’unica struttura composta da “Albergo”, con denominazione “CAMPUS x TERRA DI PUGLIA HOTEL” e residenza per docenti universitari e studenti in Bari alla via Amendola n.184/1. <>, si legge ancora nell’ultima denuncia di Federalberghi, tanto che Michele Emiliano, con Ordinanza n.20 del 14 settembre 2012, ovviamente non ha potuto che disporre la revoca dell’autorizzazione con cui era stato rilasciato il ‘Nulla Osta’ alla apertura ed all’esercizio della struttura alberghiera. Ed anche la Provincia di Bari, con Determinazione Dirigenziale n.1890 del 3 ottobre 2012, provvedeva alla revoca della concessione della classificazione alberghiera a tre stelle.

Ma tutto inutile, visto che quello stesso Comune che ha revocato l’autorizzazione un anno fa, ora per mano dell’assessore comunale allo Sport Elio Sannicandro – che comunque non ci vede nulla di illegale ed ha affidato a un comunicato la sua replica – a giugno scorso ha stipulato una convenzione con ‘Campus X’, che così continuerebbe a svolgere attività di accoglienza al di là della propria destinazione originaria. Infatti, visto che gli studenti e/o docenti universitari non riescono a coprire i 600 posti letto (tv in camera e tutti i comfort di un albergo 3 stelle superiore), la società di gestione della struttura beneficerà d’un accordo col Comune “per l’utilizzo agevolato e a condizioni economiche molto vantaggiose della struttura ricettiva universitaria”. In altri termini, il Comune prima ritira il nulla osta e subito dopo diventa soggetto promotore di “un sistema di accoglienza per atleti, nonché per i loro tecnici e accompagnatori ufficiali in occasione di eventi e manifestazioni sportive ufficiali e patrocinate dal Comune di Bari”. E così le 320 camere destinate per legge agli universitari, anche in virtù delle facilitazioni usufruite per la costruzione, entrano di fatto in un circuito di uso alberghiero molto ma molto più largo. Il turismo sportivo, infatti, rappresenta per gli addetti ai lavori un segmento che porta numeri importanti all’intero settore e il Comune di Bari ha deciso ‘tout court’ di togliere questa opportunità al libero mercato per affidarla senza alcuna gara e senza alcuna verifica della congruità del prezzo ad una struttura che solo un anno prima era stata inibita dallo svolgimento di qualunque attività di accoglienza alberghiera. E Federalberghi Bari-Bat, l’associazione sindacale che raccoglie il 98 per cento degli alberghi delle due Province pugliesi, non ce l’ha fatta più a stare a guardare, dando mandato all’avv. Gaetano Roberto Filograno di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Bari, perché posa fare luce sulle attività di accoglienza esercitate dalla residenza universitaria Campus X e verificarne la legalità.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Agosto 2013

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