Ferdinando Redavid: “Siamo stati premiati dal pubblico e dalla critica”
Turi. La tredicesima Edizione del Festival del Belcanto
Si chiude questa sera a Turi, con una serata dedicata (sipario ore 21) a Giacomo Puccini, la Tredicesima Edizione del Festival del Belcanto di Turi. Possibile stilarne un bilancio e bisogna riconoscere che è stata felice, con un meritato successo di pubblico e di critica. Bisogna dar atto all’ amministrazione comunale del sindaco Resta e all’ assessore Fabio Topputi di aver visto giusto e di aver puntato, coraggiosamente, su un settore di nicchia, ma assolutamente bello e di qualità. Un’ amministrazione che alterna manifestazioni…mondane altrettanto ben fatte come la Sagra della Ciliegia Ferrovia) ad altre squisitamente culturali. Ma veniamo al Festival del Belcanto che ha avuto in Ferdinando Redavid il suo ottimo direttore artistico. Il Quotidiano lo ha intervistato.
Maestro Redavid, siamo a tredici edizioni del festival, conferma di un format di spessore….
“Effettivamente siamo soddisfatti. La particolarità di questo festival, che in un certo senso lo rende unico nel panorama pugliese, è valorizzare e premiare i giovani pugliesi e coloro che con meritata fama si sono messi in luce a livello internazionale come Cordella di Copertino”.
Il festival negli anni passati durava al massimo due serate, questa volta vi siete allungati a tre…
“E siamo stati premiati sia dal pubblico, particolarmente numeroso, che dalla critica. In particolare abbiamo inteso dedicare una serata a Puccini come antipasto del prossimo anno quando celebreremo i cento anni dalla sua morte”.
Qual è lo stato della lirica in Puglia?
“Direi che notiamo un certo fermento positivo, ci sono tante manifestazioni di qualità, il mio pensiero va alla Valle d’ Itria, al festival di Noicattaro o Foggia. La nota deludente è che dobbiamo penare per intercettare bandi e fondi pubblici. In quanto al Comune di Turi bisogna prendere atto del coraggio che ha questa amministrazione nell’ investire risorse, pur nella esiguità del bilancio di cassa, a una manifestazione generalmente considerata di nicchia ma che in realtà è culturale. Purtroppo, ma è la logica del mercato e non ci possiamo far nulla, gli sponsor che seguono i loro interessi investono su manifestazioni con maggior ritorno di pubblico e immagine. Non possiamo farci niente”.
Che bilancio possiamo dare?
“Ho dimenticato di dire che la lirica in Puglia ha ripreso a crescere dopo la riapertura del Petruzzelli. In quanto al bilancio della manifestazione lo reputo largamente favorevole sia per quanto riguarda le presenze che per la partecipazione emotiva. E’ stata una scelta saggia aver dedicato una serata a Puccini”.
E veniamo a al Maestro Giandomenico Vaccari, grande firma, che ha firmato la regia e curato la drammaturgia dello spettacolo di questa sera (sarà anche conduttore) dedicato appunto a Puccini con l’orchestra Sinfonica Pugliese, soprani Grazia Berardi Valentina De Pasquale e tenori Salvatore Cordella e Joan Lainez dal titolo. “Puccini, la sua scena, tormento ed estasi”, inizio ore 21. Abbiamo intervistato Giandomenico Vaccari.
Maestro Vaccari chiudete con Puccini, perchè?
“Possiamo parlare di un antipasto che abbiamo deciso di dedicare alla vigilia del centesimo anno dalla sua morte che celebreremo nel 2024. L’ anno scorso fu il Rigoletto a chiudere questa volta è un viaggio all’ interno del mondo pucciniano”.
Chi è stato Puccini e che cosa ha rappresentato?
“E’ stato uno straordinario uomo di teatro che ha rinnovato la scena musicale, un innovatore. Uomo del 1900 non ha pubblicato molto, ma ha scartato tanto della sua produzione. Nel titolo parliamo di tormento e come compositore si interrogava e talvolta macerava. L’ altro suo tormento è la rappresentazione dei sentimenti. Rappresenta con sapienza sentimenti espressi in modo semplice e da gente semplice, solo nella Turandot mette dei principi”.
Possiamo parlare di modernità di Puccini?
“Certamente era non solo moderno, modernissimo, uomo, come dicevo, del 900”.
Bilancio del festival?
“Direi molto buono. E’ apprezzabile che un piccolo centro abbia voglia e coraggio di investire sulla lirica e sul Belcanto. Serve non solo a fare cultura, ma a valorizzare il territorio. E’ giusto che la fruizione della bella musica arrivi anche nei centri meno grandi”.
Infine l’assessore alla promozione del territorio, l’ attivismo Fabio Topputi: “Come amministrazione siamo felici di questa manifestazione e del suo esito. Porta cultura e bel canto anche nei piccoli centri. Sottolineo il valore artistico della sua iniziativa e il suo grande spessore culturale. E’ una ulteriore conferma di un format che tiene e si consolida. Questa amministrazione è da sempre attenta alla valorizzazione del territorio in tutti i modi”.
Appuntamento questa sera ore 21 a Turi con l’ultima serata della tredicesima edizione del Festival del Belcanto dedicata a Puccini. Da non perdere.
Bruno Volpe
Pubblicato il 3 Agosto 2023