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Fermare la ‘vergogna’ rifiuti abbandonati su strada, ma nei fatti…

Non si contano protocolli e accordi sottoscritti da Regione, Anas, forze dell'ordine ed enti locali

Non sembrano proprio bastare mai le azioni a contrasto del triste e pericoloso fenomeno dell’abbandono di rifiuti lungo il ciglio delle strade pugliesi. E proprio per questo Gianni Stea, Assessore al Personale della Regione Puglia, ha deciso di uscire allo scoperto, sull’argomento. “Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, nonostante le misure a contrasto, resta molto esteso e, nel caso di strade Statali e Provinciali rappresenta un pessimo biglietto da visita per la Puglia in vista dell’ormai imminente stagione turistica”, è, appunto, la denuncia dell’Assessore Stea che con la circostanza ha chiesto a gran voce interventi urgenti all’Anas, alle Province e ai Sindaci per la aree di loro competenza. “In passato – ha ancora ricordato Stea – molte sono state le azioni dell’assessorato all’Ambiente per attuare una gestione sostenibile dei rifiuti urbani. Risale infatti al 2007 l’accordo che la Regione ha sottoscritto con le forze dell’Ordine (Comando Carabinieri Forestale, Noe e Guardia di Finanza) che prevede sanzioni ai responsabili di illeciti in materia di rifiuti, con la conseguenza del recupero dell’Ecotassa. Accordo che ha portato a controlli più serrati, ma che evidentemente non è bastato ad arginare il fenomeno che in alcune zone della Puglia è ancora dilagante. Risale inoltre a gennaio 2019 una nota con la quale la Regione Puglia invitava i Comuni e le Asi di Puglia a comunicare situazioni di degrado con consistenti quantitativi di rifiuti. Abbiamo fatto qualcosa di molto importante per la nostra regione, per la conservazione della sua bellezza ma soprattutto per scongiurare ogni rischio per la salute dei cittadini, ma occorre fare di più con interventi volti all’eliminazione del degrado ambientale e del rischio sanitario per la presenza di grosse quantità di rifiuti, alcuni anche pericolosi, abbandonati abusivamente e agire senza indugi sul versante delle deterrenza, della repressione e non ultimo, della prevenzione in particolar modo lungo le strade Statali e Provinciali anche con raccolte straordinarie e l’introduzione di foto-trappole con funzioni di controllo che permettano di applicare le sanzioni dovute”. Insomma, l’azione congiunta degli enti sull’abbandono dei rifiuti ha visto spesso Anas e Regione Puglia con i rappresentati territoriali dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani ed Unione delle Province d’Italia uniti alla firma di protocolli per il coordinamento dei servizi di pulizia e di raccolta rifiuti abbandonati illegalmente lungo le strade statali gestite dall’Area Compartimentale pugliese. Si tratterebbe finalmente di riuscire a coordinare le attività di pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti lungo le strade statali all’interno dei territori comunali, allo scopo di permettere a tutti i soggetti istituzionali di espletare i servizi manutentivi con maggiore efficacia. Secondo quanto sancito da un accordo del 2017, la Regione Puglia si è fatta carico – con proprie risorse – del rimborso in favore dei Comuni competenti per territorio dei costi del servizio di raccolta e trasporto, mentre Anas continuerà a svolgere il servizio di pulizia delle pertinenze stradali, in particolare lungo le piazzole di sosta. Insomma,  Anas dovrebbe comunicare il calendario di effettuazione dei servizi di pulizia degli svincoli e delle pertinenze stradali, in particolare delle piazzole di sosta, per ciascuna tratta stradale e i rifiuti depositati lungo le piazzole di sosta, allo scopo di facilitarne la raccolta. Durante gli incontri e i tavoli degli enti coinvolti contro l’abbandono dei rifiuti per le nostre strade emerge sempre la comune volontà di avviare la collaborazione con gli Enti locali per un’efficace ed ampia operazione di pulizia dei rifiuti. L’impegno e l’obiettivo comune di arginare il dilagante fenomeno lungo strade statali e provinciali che impatta negativamente pure sull’immagine del territorio, però, troppo spesso rimane solo sulla carta.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 28 Aprile 2023

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