Auto e MotoSport

Ferrari crisi e riscatto, il libro sui perché della Rossa che non vince

Il racconto del giornalista barese Adriano Cisario disponibile in libreria e sui bookstore on line

Anche nel campionato mondiale 2025 di Formula 1 la Ferrari sta riservando ai suoi innumerevoli e pazienti tifosi delusioni alternate a sprazzi di entusiasmo. E’ ancora presto per decretare le sorti della stagione in rosso, che tra l’altro si avvale del campionissimo Lewis Hamilton, ma certo è che le attuali performances Mc Laren, come in negli anni appena passati quelle della Red Bull dell’asso pigliatutto Max Verstappen, rischiano di far perdurare il grande digiuno della Scuderia di Maranello, a corto di vittoria nel campionato piloti dal 2007, Kimi Raikkonen. Già 17 anni. Come furono undici gli anni che separarono il trionfo del 1964 di John Surtees da quello di Niki Lauda nel 1975 e addirittura 21 quelli tra l’affermazione iridata di Jody Scheckter nel 1979 e il successo di Michael Schumacher nel 2000 che diede avvio all’epopea dell’alfiere tedesco del Cavallino. Periodi di magra sempre più lunghi o intricati che hanno stimolato il giornalista barese specializzato F1 Adriano Cisario ad analizzarne le cause, esaminare i dettagli tecnici e organizzativi, fare luce sui rapporti umani tra i protagonisti e cercare così di dare una risposta fattuale agli interrogativi degli appassionati, restituendo loro un resoconto puntuale e minuzioso degli eventi soprattutto nelle sue pieghe meno note e più controverse. Il suo libro “Ferrari crisi e riscatto – Da Surtees a Hamilton dissidi tragedie, flop e grandi trionfi della Rossa in Formula 1”  – appena pubblicato da Ultra Sport e disponibile nelle librerie e su tutti i bookstore on line – prende infatti in esame quei lassi temporali e ne scandaglia i punti di snodo, le decisioni più importanti e delicate, le acerrime rivalità (una per tutte quelle tra Villenueve e Pironi), fino alle vere proprie crisi apparentemente senza via d’uscita e alle tragedie che hanno segnato la mitica Scuderia. E, fortunatamente, anche i ritorni al successo. Il volume è assai ricco di fatti, curiosità e dichiarazioni poco noti e a volte sorprendenti. E’ il caso, per esempio della decisione – per quanto assurda possa sembrare – di Enzo Ferrari nel 1982, prima dell’incidente mortale del ferrarista, di fare a meno dalla stagione seguente di Gilles Villeneuve. Oppure della ipotesi di ritiro della scuderia dalla Formula 1 nel 1992 che venne presa in seria considerazione ai piani alti della Fiat. O, udite-udite, della disponibilità di Alain Prost a tornare a Maranello nel 1996, “bruciato” però da Michael Schumacher. Di vicenda in vicenda, e sono davvero tante, si arriva fino a tempi più recenti e ai giorni nostri, col mancato rinnovo del contratto che tanto ha deluso e depresso Sebastian Vettel, fino all’ultimo, grande colpo: l’ingaggio del campionissimo Lewis Hamilton, anche lui alle prese con un digiuno personale che dura dal 2020. Un lavoro letterario ben fatto e di estremo interesse per chi segue la Formula 1 e in particolare la Ferrari che va al di là del mero resoconto delle gare ma mira a svelare i dietro-le-quinte sovente alla base tanto dei successi di un team di F1 quanto dei suoi repentini, inspiegabili e duraturi digiuni.

Marco Trattori

 


Pubblicato il 30 Maggio 2025

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio