Ferrovie Sud Est: sul ‘binario morto’ dopo la condanna, ora pronte a risollevarsi
La società di trasporto ha presentato ricorso al Tribunale di Bari per risolvere la pesante crisi aziendale
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Una mazzata che ha colpito al cuore le Ferrovie concesse del Sud Est pronte subito a risollevarsi, con l’esecuzione d’una sentenza emessa dal Consiglio di Stato esattamente cinque mesi fa (5 agosto 2024) che, appunto, rischiava di mettere in ginocchio la società di trasporto pugliese. Che, proprio in seguito alla condanna dei giudici di Palazzo Spada, ha presentato pochi giorni fa – e precisamente lo scorso 31 dicembre 2024 – dinanzi al tribunale di Bari, domanda con riserva di accesso alla regolazione della crisi della società. Un percorso istituito per legge una decina di anni fa che consente, con il consenso dei creditori, di evitare il ben più impegnativo percorso concorsuale, salvando dipendenti e istituto societario. Ma veniamo ai fatti e cioè alla sentenza del Consiglio di Stato dell’estate scorsa, con i circa 70 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture nel 2016 per il salvataggio di Ferrovie del Sud Est (allora già commissariata) e il trasferimento di Fse a Ferrovie dello Stato sarebbero stati atti illegittimi. La sentenza del Consiglio di Stato, difatti, ribaltò la decisione con la quale il Tribunale amministrativo del Lazio che nel 2017 aveva rigettato l’atto delle società ricorrenti, costringendo Fse a presentare in tribunale un piano per la gestione della situazione economica claudicante. La Società, in una nota, confermando il proprio impegno principale a continuare a operare nell’interesse della collettività, garantendo inoltre il miglior risultato possibile per tutte le parti coinvolte, ha deciso di optare per una soluzione che preserva i posti di lavoro dei dipendenti e gli interessi dei creditori. Assicurando peraltro – e non certo secondariamente…- il regolare svolgimento del servizio di trasporto e sempre in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato. <<La decisione si configura come la soluzione più adeguata a fronteggiare l’attuale situazione patrimoniale e a garantire al contempo la continuità operativa, la tutela del valore dell’impresa e la salvaguardia degli interessi di tutte le parti coinvolte>>, confermano i vertici societari in una nota. Ferrovie del Sud Est, insomma, potrà come detto preservare i posti di lavoro dei propri dipendenti e l’interesse dei creditori, assicurare il regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico e proseguire nella realizzazione del piano di investimenti di un miliardo di euro, finanziato anche con fondi rinvenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 3 Gennaio 2025