Fiera del Levante: oltre quattro milioni di buco
Un bilancio dai toni foschi quello approvato, lunedì scorso, dal Consiglio d’Amministrazione e che illustra i principali risultati ottenuti dalla Fiera del Levante. A presentarlo il Presidente Gianfranco Viesti, che con estrema trasparenza, ha esposto i dati del resoconto, confrontandoli con i dati degli esercizi precedenti. Suddiviso in quattro sezioni, il bilancio ha subito mostrato una netta riduzione dei ricavi, circa 700 mila euro in meno rispetto all’anno 2006, “è una riduzione dovuta alla convergenza di tre elementi principali: le enormi difficoltà dell’economia italiana, un rilevante rallentamento nel settore fieristico e molteplici criticità interne all’Ente espositivo. Inoltre – ha proseguito il Presidente Viesti – c’è stata una riduzione delle manifestazioni sia dirette che indirette, nonché minori contributi”. Un esempio è quello del Ministero dell’Agricoltura, che non ha versato alcun contributo, poiché, nell’anno 2010, non sono state reiterate alcune manifestazioni. D’altra parte, i costi della produzione sono scesi solo dell’1% a 13 milioni (aiutati dalla riduzione degli ammortamenti). Più 57,3%, invece, dei costi legali e notarili, anche per i contenziosi avviati con i dipendenti. Nel 2006 erano pendenti 43 cause, all’inizio del 2011 ne restano in piedi ancora 28. Dunque il rapporto tra i dipendenti dell’Ente fieristico (72) e i contenziosi aperti (28), è abnorme, come confermato dalle parole del Presidente Viesti, “i contenziosi con il personale non denotano un aspetto positivo, ma rispetto agli anni precedenti, quelli interni si sono ridotti. Purtroppo, è anche vero che, molti di questi risalgono a 20 anni fa ed ancora oggi, ne stiamo pagando le spese”. In aumento anche gli oneri di gestione “poiché, mantenere un bene immobiliare così vasto, è un’impresa difficile e le spese sono tante, sono aumentati i costi legali e notarili ed anche quelli della pubblicità. In aumento anche le spese antincendio e le tasse sui rifiuti, tutto questo ha contribuito a rendere il Bilancio 2010, impietoso”. Nel 2010 il fatturato, inoltre, è stato pari a 10,8 milioni (meno 6,2% rispetto all’anno precedente). “Il 2011 sarà un anno di transizione e il 2012 sarà un anno migliore per la Fiera del Levante. Il nostro obiettivo – ha chiosato speranzoso il Presidente Viesti – è quello di aumentare il numero delle manifestazioni e dei congressi, cercando di creare delle attività che siano permanenti, per rendere la Fiera un punto di riferimento per i cittadini baresi. Fino ad ora abbiamo avuto qualche proposta, ma la strada è ancora lunga”. Ebbene si, la strada è ancora molto lunga ed impervia, e per far si che il 2012 non sia solo l’anno della fine del mondo, ma anche della Fiera del Levante, sarà necessario aumentare i ricavi e ridurre sensibilmente i costi e le perdite gestionali. Una delle poche note positive, se non l’unica, è il completamento del nuovo padiglione, che, si spera, possa essere una grande risorsa polifunzionale in grado di risollevare la triste sorte dell’Ente.
I numeri del bilancio 2010 in dettaglio
La perdita registrata è di 4.116.000 euro mentre nel 2009 era stata di 4.745.000. Il valore della produzione (ricavi) è passato dagli oltre 14 milioni del 2006 ai 10.831.805 del 2010 (-6,2% rispetto agli 11.555.000 euro del 2009). le manifestazioni dirette (Campionaria ed Expolevante) hanno ottenuto ricavi pari a 5.371.000 euro (-4,8% rispetto ai 5.643.000 del 2009), quelle indirette (ossia ospitate) a 652.000 (-21,1% rispetto agli 828.000 del 2009), i convegni e congresi a 744.000 (+65,7% rispetto ai 449.000 del 2009). I costi della produzione sono passati dai 13.612.000 euro del 2009 ai 13.475.000 del 2010 (-1%). Il personale è sostanzialmente stabile (dalle 71 unità del 2006 alle 72 del 2010 di cui 46 a tempo pieno/indeterminato, 23 a part time indeterminato e 3 a tempo determinato) e i costi per il personale sono saliti dai 4.013.405 euro del 2009 ai 4.126.706 del 2010. Gli acquisti di servizi sono cresciuti a 5.336.000 euro (+1,9% rispetto ai 5.237.000 del 2009) mentre gli oneri di gestione sono passati a 2.144.000 euro (+1,9% rispetto ai 2.103.000 del 2009).Quanto alle partite straordinarie gli accantonamenti per rischi su contenziosi legali ammontano a 929.000 euro (1.800.000 nel 2009), le sopravvenienze da esercizi precedenti a 584.000 (68.000 nel 2009), i risarcimenti assicurativi a 2.729.000 (20.000 nel 2009), i danni subiti dal nuovo padiglione a 2.950.000. I contenziosi con il personale pendenti all’inizio del 2006 erano 43, nel 2011 sono scesi a 28 (nell’ultimo biennio 20 quelli definiti e 14 quelli instaurati). Le transazioni compiute dalla nuova gestione della Fiera su costi legali di precedenti esercizi sono pari a 320.000 euro. Quanto alla situazione patrimoniale nel 2010 per l’attivo le immobilizzazioni sono pari a 48.495.000 euro, l’attivo circolante a 10.034.000, i ratei e risconti attivi a 92.000 mentre per il passivo il patrimonio netto è pari a 16.203.000, i fondi per rischi e oneri a 7.955.000, i debiti a 10.802.000, i contributi/acconti a 22.347.000, TFR e altro a 1.314.000.
Nicole Cascione
Pubblicato il 9 Luglio 2011