Cultura e Spettacoli

Figurine Liebig, vertigine del collezionismo

Oggi, a quasi un secolo e mezzo di distanza dalla prima emissione, il collezionismo delle figurine Liebig è in assoluto il più diffuso al mondo

L’ultimo libro del nostro Vitoronzo Pastore (‘Le ali della Memoria, 1914-1945’ – SUMA Editore), che celebra gli uomini della nostra aeronautica militare nel centenario della fondazione della stessa, è ricco di sorprese, anche al di là di piloti, velivoli e azioni di guerra. Nel capitolo I (‘Voglia di volare’) cinque illustratissime pagine sono dedicate a un tema inaspettato : La storia della navigazione aerea raccontata dalle figurine Liebig… Fa specie vedere illustrazioni eseguite a pastello di vari tipi di dirigibili e dei primi goffi aeroplani, dal modello Wright al Bleriot, accompagnati in basso dalla riproduzione di uno scatolino cilindrico accompagnato dalla dicitura ‘Vero estratto di carne Liebig’ (la necessità di quel ‘vero’ fa pensare che già più di cento anni fa si taroccava la merce). Approfondiamo il tema : Justus von Liebig – il chimico tedesco che diede importanti contributi alla chimica per l’agricoltura, alla biochimica e all’organizzazione della chimica organica – nel 1865 fondò l’omonima società per commercializzare la sua più redditizia invenzione, l’estratto di carne da brodo. Abile industriale, Liebig pensò bene di reclamizzare quel prodotto regalando agli acquirenti un innovativo gadget consistente in figurine stampate in cromolitografia, tecnica per l’epoca assai innovativa e che permetteva l’utilizzo del colore sino a dodici gamme. La cura dei dettagli, la realizzazione ad opera di capaci illustratori, la presenza di descrizioni accurate stampate a tergo e, non da meno, il fatto di essere sempre in serie da 6, 12 o 18 esemplari a tema (natura, storia, arte, scienza…), fece sì che queste figurine Liebig, stampate in formato 7×11 cm., diventassero particolarmente ricercate. Di lì al collezionismo il passo si fece breve, inizialmente in Francia, poi anche all’estero. Numerosissime furono le serie edite in Europa e in lingue differenti. Oggi, a quasi un secolo e mezzo di distanza dalla prima emissione, il collezionismo delle figurine Liebig è in assoluto il più diffuso al mondo rispetto a tutte le altre collezioni di figurine ad oggi conosciute (Lavazza, Perugina, Au Bon Marché..). La prima serie Liebig edita in lingua italiana è stata la n° 65 (numerazione catalogo Sanguinetti) del 1878, costituita da 10 figurine. A questa prima emissione italiana hanno fato seguito altre 1310 serie. Di queste, ben dieci (numeri di serie 92, 141, 142, 143, 144, 230, 256, 956A, 1094, 1105) sono classificate come rarità e pertanto l’indicazione di un ipotetico prezzo di acquisto è un azzardo. Escluse le dieci serie rare, l’ultima quotazione aggiornata dell’intera collezione italiana ammonta a quasi cinquantamila euro. Chi voglia entrare nel novero dei collezionisti, potrà rivolgersi anche a esperti di filatelia. Diversamente, restano i canali online. I più sicuri sono eBay e Delcampe. Fuori di questi canali, attenzione alle truffe. I falsi si discostano dagli originali per consistenza e scivolosità della carta e per la minore brillantezza dei colori. – Nell’immagine, la serie italiana ‘Piaceri di amatori’ completa di sei pezzi.

Italo Interesse


Pubblicato il 4 Maggio 2023

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