Cultura e Spettacoli

Filecenza! arriva Fedra

Lo scorso anno, proprio in questi giorni, presso la Masseria Carrara, nel territorio di Modugno, si teneva ‘Filecenza! Libri sotto gli alberi’, un originale festival di letteratura ideato da Andrea Cramarossa, responsabile per le attività culturali del Centro di Educazione Ambientale. Fu un successo. Incoraggiato, il giovane teatrante pugliese rilancia. Sicché, ancora alla Carrara, è in questi giorni in corso la II edizione di Filicenza! Se l’edizione di apertura aveva per oggetto la narrativa, la presente guarda alla drammaturgia, un genere che, salvo gli addetti ai lavori, non è mai destinato alla lettura. ‘Filecenza! Drammaturgia mon amour 2013’ ha già offerto un interessante seminario condotto da Simone Perinelli ; seminario che stasera si conclude con ‘Requiem for Pinocchio’, un testo scritto, diretto e interpretato dallo stesso Perinelli (aiuto regia: Isabella Rotolo ; Produzione: Compagnia Leviedelfool). Domani il festival si chiude con la partecipazione di numerosi autori, locali e non. Apre verso le 10 Lilli Maria Trizio con ‘Il mio teatro’. A seguire, Simone Perinelli che presenta i lavori prodotti nel corso del suo seminario di drammaturgia. Sarà poi la volta di Loris Seghizzi e del suo ‘Memoria. Storia di una famiglia teatrale’. Verso mezzogiorno toccherà a  Elisabetta Tonon (‘Teatro e formazione, teorie e pratiche di pedagogia teatrale nei contesti formativi’). Dopo Chiara Liuzzi (‘Tesamì’) e Mariella Soldo (‘Il mio teatro’), chiusura di Festival con ‘Fedra Suspect, la negazione del nome’, un breve testo scritto e diretto da Mariella Soldo e interpretato da Barbara De Palma (Compagnia Notterrante ; musiche originali elettroniche: Daniele Vergni – Tore Ximenes ; costumi: 1900 Atelier). Tema del lavoro della Soldo è il dramma di una donna che non vuole essere più Fedra, una donna bollata come un mostro da chi giudica ignorando che l’anima “è un affare immorale”. Ancora attingiamo dalle note di regia : “Nella sua notte più profonda, Fedra dimentica di avere una casa. Esule, vaga ancora nel tempo, alla ricerca di un riscatto. Oggi, nella nostra contemporaneità in decadenza, Fedra non può essere più Fedra, ma una fragile fessura, un frammento di donna comune che si sveste della sua antica grazia per vivere liberamente la sua sessualità. Soltanto il sangue, che scorre inesorabile sulla sua nudità lentamente svelata, restituisce a Fedra il silenzio del suo ritrovato pudore: Mi fai sorridere, Fedra. La tua inutile passione, sì, mi fa sorridere. Lo sai che nel mondo ci sono solo guerra e sesso? Lo sai che il potere è più forte di un bacio?Dove pensi di andare? Dove pensi di nasconderti? Sei in una fossa. Non scappare. Non puoi.”

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 15 Settembre 2013

Articoli Correlati

Back to top button