Cronaca

“Finalmente una programmazione”

 

“Finalmente una programmazione”: l’avvocato Raffaella Altamura, Presidente Provinciale Confesercenti Bari, “promuove” d_ Bari 2022 / 2024, il piano sul commercio di prossimità recentemente presentato dal Comune di Bari con un investimento di sei milioni. L’abbiamo intervistata.

Presidente Altamura: che giudizio date su Bari 2022/ 2024?

“Noi siamo stati consultati e coinvolti nella sua elaborazione assieme ad altre categorie e in questo è stato seguito un metodo che definisco corretto e costruttivo. Era del resto giusto e coerente sentire il parere delle categorie interessate dal piano e così è stato”.

Insomma, avete preso parte alla progettazione. Nel concreto che giudizio ne date?

“Ovviamente i risultati non saranno immediati, ma sul medio periodo. Noi siamo soddisfatti, sicuramente per il metodo. E’ un piano ambizioso e si propone l’obiettivo di rilanciare settori a lungo penalizzati. Il pregio è che si tratta finalmente di un sistema non legato all’ emergenza, ma che guarda al domani, insomma non fondi emergenziali, ma un modo di elaborare strutturale ed è il lato che mi sembra quello migliore”.

Questo va bene. Ma come è possibile aiutare realmente il commercio di prossimità se alcune zone di Bari (vedi Libertà e via Manzoni) versano nel degrado?

“Ritengo che qui viaggiamo su due piani paralleli. E’ evidente che ci sono zone oggi curate meglio con vocazione tipicamente commerciale ed altre, penso alla periferia, meno. Bisogna arrivare a una visione omogenea. Quanto al Libertà e a via Manzoni mi sembra palese che meritino maggior attenzione”.

Qual è oggi la situazione del commercio a Bari?
“Sino a qualche settimana fa pesante, con un meno 25- 30 per cento. I venti di guerra e l’incertezza sul futuro pesano persino di più della pandemia e la gente ha paura a spendere. Inoltre incide su tutto ciò e sulla capacità di spesa delle famiglie, il caro bollette. Nell’ ultima settimana prima di Pasqua, anzi negli ultimi giorni, però, si è avuto un deciso cambio di rotta con una impennata degli acquisti. Lo si deve in parte anche ai turisti che sono arrivati numerosi a Bari e ai crocieristi”.

Turisti e crocieristi, incidono?

“Sicuramente. Penso ai turisti delle crociere. Prima, in tempo pandemico potevano scendere dalla nave e fare un itinerario prestabilito. Oggi sono liberi di girare e andare dove vogliono. Questo fa in modo che possano visitare e frequentare tutti i negozi di Bari e in particolare quelli del centro e gli stessi ristoranti. Un bel segnale”.

Conclusione: promuove il piano del comune?

“Come dicevo, lo vediamo in modo positivo perché si percepisce una progettualità”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 28 Aprile 2022

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