Fine al sogno della nuova sede per Corpo Forestale e Cnr a Torre Tresca?
Con una nota indirizzata al Ministro delle Politiche Agricole, ma anche al Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato e al Provveditore alle Opere Pubbliche dello stesso capoluogo, l’ex assessore comunale barese Peppino Calabrese – nella sua veste di vicesegretario regionale del Partito Repubblicano Italiano – è tornato spesso alla carica per avere notizie sull’approvazione del progetto per la realizzazione della Sede Unica del Corpo Forestale dello Stato a Bari e della nuova sede dell’Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Torre Tresca. Storia vecchia, dunque, quella della costruzione di questa nuova sede per i due enti pubblici e a partecipazione pubblica, iniziata nel lontano 2006, quando con un’altra missiva, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata prendeva atto delle richieste formulate dallo stesso Partito Repubblicano Italiano e rappresentava il proprio impegno a realizzare la nuova Sede Unica del Corpo Forestale dello Stato, sempre verso la Chiesa di Santa Fara, in località Torre Tresca. Fatto sta che, prima dell’ultima nota firmata dal Ministero alle Politiche Agricole che pare proprio aver messo un punto fermo, solo un paio di anni dopo e sempre con tanto di missiva messa nero su bianco ( precisamente con nota nr. Prot. 0005261 del 21/11/2008) lo stesso Provveditorato informava che in “breve tempo sarebbero state eseguite le indagini preliminari sul sito, per la verifica di cui al D.Lgs.152/2006”, come annota ancora lo stesso scrupoloso Calabrese. Il tempo passa e solo successivamente, in risposta ad una ulteriore nota del PRI del 23 ottobre 2012, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, con nota protocollata al n. 0012312 dell’8/11/2012, informava circa l’esito delle indagini preliminari di cui al precedente capoverso, sottolineando l’inattuabilità del programma costruttivo. Stante il superamento delle soglie di contaminazione (C.S.C.) in sei punti all’interno dell’area recintata individuata quale sedime della nuova infrastruttura e la conseguente restituzione della disponibilità dello stesso sito al Corpo Forestale dello Stato quale Concessionario in uso governativo dell’area in questione. Per quanto su esposto e soprattutto per il troppo tempo trascorso inutilmente per la costruzione della nuova sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Corpo Forestale di Bari, che potrebbe anche accogliere il personale della Polizia Provinciale, il vicesegretario repubblicano ha chiesto alle Istituzioni interessate “…di far conoscere le decisioni prese in merito”. In particolare Calabrese ha chiesto di conoscere se sia stato individuato un nuovo sito e, nell’affermativa, la posizione dello stesso nell’Area Metropolitana della Città di Bari, ma anche la situazione dei fondi per l’annualità 2007 riguardanti il primo lotto funzionale per la costruzione dell’Hangar Elicotteri e dell’Elisuperficie che si sarebbero dovute realizzare in località Torre Tresca. Tutte opere che potrebbero, come si dice, restare senza seguito, anche perché in una delle ultime note inviate all’ex assessore repubblicano, pare proprio che al Ministero competente la costruzione della nuova sede con i relativi finanziamenti, alla periferia nord della Città di Bari, non interessi affatto: quando ci sarà la parola fine? (adl)
Pubblicato il 10 Marzo 2015