Cronaca

Fitto d’accordo con Schittulli, ma ripensa alla sua strategia per le regionali

Dovrebbero essere davvero ore assai frenetiche quelle che si stanno vivendo ultimamente nel centrodestra pugliese, dopo che il candidato della coalizione alla presidenza della Regione, Francesco Schittulli, ha lanciato il suo ultimatum con le condizioni per rimanere in corsa. Infatti, i principali rappresentanti pugliesi delle forze politiche che sostengono la candidatura dell’ex Presidente della Provincia di Bari alla guida della Regione si sono precipitati a ribadire all’oncologo barese il pieno appoggio nella corsa per succedere al governatore di centrosinistra uscente, Nichi Vendola, e quindi per il ritorno di un esponente di area centrista al vertice di una regione a vocazione politica tradizionalmente moderata. L’unico che nel centrodestra pugliese non ha ancora dato una risposta chiara è l’eurodeputato forzista Raffaele Fitto che, dopo aver dichiarato di volersi adeguare nella scelta del candidato presidente alle decisioni dei vertici nazionali del suo partito e della coalizione di centrodestra, ha minacciato di candidarsi lui alla guida della Regione in alternativa al professor Schittulli, se il neo responsabile pugliese di Fi, Luigi Vitali, non dovesse accettare di compilare le liste dei 50 candidati azzurri alle prossime regionali secondo i suoi desiderata. Un comportamento, quello della ex pupillo pugliese di Silvio Berlusconi, a dir poco contradditorio ed irragionevole se si considera che in precedenza, lo scorso 15 marzo, è stato lui stesso ad organizzare un’autonoma manifestazione politica per presentare Schittulli a tutti i suoi seguaci politici in Fi come il candidato presidente del centrodestra alla Regione. E, quindi, anche della corrente politica interna a Forza Italia da lui rappresentata, ossia quella dei “Ricostruttori”. Sta di fatto, però, che poi Fitto ha evidentemente cambiato idea, decidendo di subordinare il sostegno a Schittulli all’esito delle beghe politiche interne a Fi ed illudendosi, forse, di poter in tal modo condizionare le decisioni di Vitali e Berlusconi per la composizione delle liste pugliesi di Fi. In definitiva Fitto vorrebbe ancorare le sorti del centrodestra pugliese e, quindi, l’eventuali possibilità di vittoria elettorale della coalizione con Schittulli a quelle della sua corrente all’interno di Fi. Una strategia, questa, che secondo molti addetti ai lavori della politica non porta da nessuna parte, perché non può essere né una via d’uscita ai problemi di Fitto con Berlusconi, né tantomeno una strategia rafforzativa del centrodestra a cui l’eurodeputato di Maglie (Le) si dichiara fedele. Anzi, sottolineano gli stessi addetti ai lavori, è un atteggiamento politico ondivago e molto negativo per chi lo attua, oltre che deleterio per la coalizione di centrodestra che rischia di perde per la terza volta consecutive le regionali in Puglia. In effetti, l’eventuale ripensamento di Fitto per l’appoggio a Schittulli e la minaccia di candidarsi in contrapposizione a questo qualora Fi non accettasse le sue condizioni per le candidature altro non è che un mero “ricatto” per particolari scopi personali che depone assai male anche in politica nei confronti di chi lo attua. E ciò ancor di più se chi si avvale di tale espediente ambisce alla levatura di leader. Infatti, nella riunione politica tenuta da Fitto a Brindisi con tutti i maggiori esponenti pugliesi della sua corrente interna a Fi qualcosa di nuovo è emerso rispetto alle precedenti dichiarazioni e prese di posizione. “Ci auguriamo che si possa trovare una sintesi adeguata nelle prossime ore. Noi ci siamo, responsabilmente, ma non mettendo in discussione la partecipazione a un partito e la credibilità, dignità e il consenso di tutti coloro che da sempre hanno dato il loro contributo” – ha dichiarato Fitto a conclusione della riunione tenuta oggi pomeriggio (ndr – ieri per chi legge) con i suoi sostenitori in un hotel brindisino. E, continuando, ha precisato: “Non c’é un tema di scontri in campo, noi abbiamo un’interlocuzione in questo momento con Francesco Schittulli, che ha rivolto un appello e noi lo accogliamo, nonostante preveda un cambio di valutazione e quindi anche lo sforzo e l’impegno di mettere in campo una lista che si aggiunga al centrodestra”. Già da questa breve affermazione è evidente il cambio di tono e di passo che l’ex governatore pugliese Fitto ha effettuato nelle ultime ore nei confronti di Schittulli. Ma soprattutto dei vertici del suo partito, Forza Italia, di cui è eurodeputato e principale artefice della fronda interna alla linea politica attuata da Berlusconi, ritenuta troppo morbida, a giudizio da Fitto, per un partito all’ opposizione del governo Renzi. Un’inversione di rotta che lascia presumere ad un ricompattamento anche dell’area forzista “fittiana” intorno alla candidatura a governatore di Schittulli a prescindere dalle evoluzioni, o soluzioni, dello scontro interno a Fi tra Berlusconi e Fitto. Infatti, è significativa anche l’accettazione della richiesta di Schittulli a Fitto di presentare una lista civica aggiuntiva, a rafforzamento del candidato presidente del centrodestra. Ed è propria dall’esito elettorale della lista civica di Fitto potrebbe dipendere la vittoria o meno di Schittulli alla Regione nella corsa contro il segretario del Pd pugliese, Michele Emiliano. Una corsa che se riuscisse vittoriosa per Schittulli sarebbe una grossa rivincita, oltre che il vero successo di Fitto in Puglia, dopo dieci anni consecutivi di amare sconfitte locali per il centrodestra. Un successo che evidentemente rafforzerebbe e consacrerebbe la leadership politica locale di Fitto, ma anche le possibilità di riappacificazione con Berlusconi. Infatti, in caso contrario sarebbero forse in molti, tra gli elettori moderati, a convincersi che ha più ragione Berlusconi che Fitto, per le sciagure politiche  del centrodestra pugliese dell’ultimo decennio. Ora, però, tocca a Vitali rispondere all’ultimatum di  Schittulli, che ha già sottolineato con un comunicato che il tempo e la pazienza sono agli sgoccioli. Come il cerino acceso nelle mani di chi deve agevolare o compromettere definitivamente le possibilità di vittoria di Schittulli e del centrodestra alle prossime regionali pugliesi.             

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 3 Aprile 2015

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