Cronaca

Fitto perde Palese che torna in Forza Italia

Tutto pronto a Roma per sabato prossimo, quando si svolgerà il  primo congresso nazionale di Dit (Direzione Italia), il partito di cui è leader l’eurodeputato pugliese Raffaele Fitto. Però  all’appuntamento dell’ex presidente di centrodestra della Regione Puglia, nonché ministro forzista agli Affari regionali dell’ultimo governo Berlusconi,  questa volta non ci sarà uno degli uomini da sempre a lui più fedele, ovvero il deputato pugliese Rocco Palese, che proprio oggi (ndr – ieri, per chi legge venerdì) ha reso noto attraverso il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, di essere rientrato nel partito di Silvio Berlusconi, con la cui sigla è sempre stato candidato ed eletto dal 1995, prima continuativamente alla Regione ed ultimamente, nel febbraio del 2013, a Montecitorio. Infatti, dopo l’annuncio di Brunetta di avere accettato la richiesta pervenutagli dall’onorevole Palese, vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, di rientro nel gruppo di Fi della Camera, l’ex braccio destro di Fitto ha spiegato le ragioni di questo suo ritorno con Berlusconi dichiarando: “Mi ha molto lusingato la circostanza che il Presidente abbia seguito per mesi la mia attività parlamentare, che sapesse delle migliaia di emendamenti e delle decine di ore, anche notturne, passate in Commissione ed in Aula a difendere istanze ed esigenze della Puglia e del Mezzogiorno dagli scippi dei Governi della sinistra”. E, proseguendo, ha aggiunto: “Mi ha onorato che mi abbia offerto di entrare nella squadra di lavoro che si occuperà del rilancio di un grande progetto politico nazionale, quello di Forza Italia e del centrodestra unito, nel quale ho sempre creduto e al quale sono orgoglioso di poter partecipare lavorando oggi in una squadra a diretto contatto con un grande leader come Silvio Berlusconi su temi a me cari come la finanza pubblica, il welfare e lo sviluppo del Mezzogiorno”. Tuttavia il deputato forzista di Acquarica del Capo (Le) non è pentito della sua precedente scelta di luglio del 2015 di uscire dal partito di Berlusconi ed adesione a Cor (Conservatori e riformisti) di Fitto con cui ha anche partecipato alla fondazione di questa nuova sigla politica nel centrodestra, ultimamente trasformatasi in Dit. Infatti, ha pure affermato Palese: “Non rinnego nulla del recente passato, 
anzi”, precisando di non essere “a caccia di poltrone”. E, “per evitare equivoci e strumentalizzazioni”, ha inoltre precisato: “pur avendo da qualche tempo maturato la mia decisione, ho preferito comunicarla alla chiusura delle urne delle elezioni amministrative”. Ma nonostante il “non pentimento” di Palese, che però è evidentemente nei fatti visto il suo ritorno in Fi, l’ex Cavaliere di Arcore con una nota del suo staff ha fatto sapere di aver appreso comunque con soddisfazione la notizia dell’adesione del vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera al gruppo Forza Italia di Montecitorio. Infatti, lo staff  ha pure comunicato che il leader di Fi “ha proposto a Palese, che ha accettato, di mettere la sua esperienza e il suo impegno parlamentare in materia di finanza pubblica al servizio di Forza Italia, per lavorare al rilancio dei temi programmatici e del progetto politico del nostro Movimento sul territorio, con particolare riferimento alle politiche di sviluppo del Mezzogiorno, incentrate sulla crescita, sul welfare e sulle infrastrutture”. La scelta di Palese di rientrare in Fi verosimilmente non è una decisione dell’ultimo momento, ma potrebbe essere invece frutto di una lunga ed estenuante trattativa che l’ex fedelissimo di Fitto possa aver intavolato da tempo con il capogruppo di Fi, Brunetta, di cui Palese è stato anche il vice alla Camera fino a prima di lasciare il partito di Berlusconi, per seguire Fitto, di cui fu, tra l’altro, è stato anche assessore regionale al Bilancio nel quinquennio (2000-2005), ossia quando l’eurodeputato di Maglie governava la Puglia. Infatti, nel Transatlantico di Montecitorio già da diversi mesi circolavano voci di un possibile riavvicinamento di Palese all’ex presidente del Consiglio di centrodestra e, quindi, di un suo probabile ritorno in Fi. Analoghe indiscrezioni circolavano anche su un altro paio di deputati pugliesi di centrodestra che nel 2015 avevano abbandonato Fi per concorre alla costituzione del partito di Fitto. Per questi ultimi, però, la partita non si è ancora chiusa o, forse, non è andata a buon fine, per cui al momento sono rimasti ancora fedeli all’ex ministro pugliese delle Regioni. Ma, secondo qualche addetto ai lavori della politica nazionale, la ragione del mancato rientro in Fi potrebbe essere anche altra. Infatti, subito dopo che si è diffusa la notizia del rientro di Palese con Berlusconi, il sospetto di molti è che possa trattarsi di un primo concreto passo di un possibile riavvicinamento a Fi dell’intera area parlamentare fittiana. E soprattutto del suo leader, Fitto per l’appunto, che verosimilmente possa aver deciso da tempo di mandare in avanscoperta Palese, per fare da pontiere nella ricostruzione dei rapporti politici con Berlusconi. Rapporti che – come è noto – si interruppero bruscamente nella primavera del 2015, durante la fase di costituzione delle liste forziste per le elezioni regionali pugliesi, quando si giunse addirittura alla rottura definitiva tra Berlusconi e Fitto a seguito del commissariamento di Fi in Puglia da parte del leader nazionale del partito, che non vedeva certo di buon occhio le pretese del suo ex pupillo pugliese di voler egemonizzare i posti delle liste di Fi per le regionali, con i nomi dei suoi papabili, pur avendo rifiutato l’offerta di Berlusconi a candidarsi a capo della coalizione di centrodestra contro lo sfidante del centrosinistra, Michele Emiliano, e quindi per un suo possibile ritorno alla guida della Regione Puglia. Ora, però, dopo poco più di due anni dalla rottura, le tensioni politiche tra Berlusconi e Fitto potrebbero essersi raffreddate e, in vista delle prossime politiche, entrambi sono sicuramente interessati ad unire le forze del centrodestra, per tentare vincere una sfida che già sulla carta si presenta fin d’ora alquanto difficile e complicata. Ed il recente ritorno in Fi dell’esponente fittiano, fino ad alcune ore fa, più emblematico potrebbe verosimilmente essere una conferma del raffreddamento delle precedenti tensioni tra Berlusconi e Fitto. Infatti, chi conosce bene l’ex governatore pugliese di centrodestra sa bene che Palese è sicuramente, tra i fittiani, l’uomo giusto per poter fare da pompiere e pontiere. D’altronde una delle regole politiche fondamentali e più sicure è quella del “mai dire mai”. E questa dovrebbe valere tanto per Fitto che per Berlusconi, se alla prossime politiche l’effettivo obiettivo comune è di non lasciare nulla di intentato, per vincere. Staremo a vedere.        

 Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 16 Giugno 2017

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