Cronaca

Fitto punzecchia Berlusconi, ma gli risponde Vitali

Il leader della nuova formazione politica di centrodestra “Conservatori e Riformisti” nata la scorsa estate da una costola di Forza Italia, l’eurodeputato pugliese Raffaele Fitto, non perde occasione per punzecchiare il vertice del suo ex partito, Silvio Berlusconi. Un comportamento, quello di Fitto quando tira in ballo il nome dell’ex cavaliere di Arcore, che sicuramente fa notizia, attirando evidentemente l’attenzione dei media più di quanto non riesca a fare sul suo nuovo partito. E mentre il leder nazionale di Fi non si preoccupa affatto di replicare agli attacchi politici e personali che la sua ex protesi pugliese di tanto in tanto prova a sferrargli, il responsabile pugliese del partito Azzurro, Luigi Vitali,  invece risponde colpo su colpo alle provocazioni dell’eurodeputato di Maglie (Le) al leader forzista. Infatti, dopo aver letto le recenti dichiarazioni di Fitto apparse su un noto quotidiano nazionale, in cui il leader di CoR ha affermato che “La stagione politica di Silvio Berlusconi é finita, ma lui non vuole accettarlo. Berlusconi cerca sempre la polemica personale, lo scontro e l’insulto. Io non ho bisogno di risse. Ho sempre posto e pongo questioni politiche. Lui, invece, continua a raccontare cose nelle quali non crede più nemmeno lui”, Vitali con una nota ha prontamente e seccamente commentato: “Fitto sostiene che Berlusconi sia politicamente morto. Caro Fitto, ci vedremo a Filippi”. E, continuando nel commento, il segretario pugliese di Forza Italia ha ironizzato l’infausta previsione di Fitto ricordando: “Plutarco narra della rivelazione che Cesare fece in sogno a Bruto, che morì nella battaglia di Filippi per mano di Antonio, appunto”. Poi – sempre Vitali  nella sua replica a Fitto –  ha aggiunto: “Ricordiamo, non senza un pizzico di orgoglio, la pagina che abbiamo scritto durante le ultime elezioni regionali. Fitto annunciava un gran successo del suo partito, per poi fare i conti con una triste realtà: nella ‘sua’ Regione e con tutti  i suoi uomini schierati, non è riuscito a raggiungere Forza Italia. Questo, appunto, in Puglia… figuriamoci – esclama Vitali con evidente senso di ironia – a livello nazionale!” Quindi, il responsabile pugliese di Fi ha invitato pubblicamente Fitto a non spendere il proprio tempo nel giudicare il futuro del partito di Berlusconi, perché  “ha da pensare al suo che stenta a carpire l’interesse dei cittadini”. “Peraltro – ha osservato inoltre Vitali –  Fi da prima e indiscussa forza di centrodestra, vuole concentrarsi sulla costruzione di una coalizione vincente in Puglia e in Italia, da condividere con tutti gli amici alternativi alla sinistra”. E concludendo con un affondo non da poco nei confronti dell’ex pupillo di Berlusconi, Vitali ha affermato: “Ognuno dovrebbe pensare al suo e ad impegnarsi per la causa dei moderati, nella certezza che screditare gli amici non sia la strada giusta per brillare se non si splende di luce propria”. Questa conclusione di Vitali vuole, forse, riferirsi al fatto che Fitto, nello stesso servizio giornalistico in cui dà per spacciato il suo ex leader ed alludendo sempre all’ex presidente del Consiglio, ha pure affermato: “Non si può tirar fuori un foglietto e leggere una serie di cose senza porsi il problema 
delle coperture”. E, proseguendo, ha inoltre commentato: “Non è credibile. Così si rischia di prendere in giro la gente. Dico di più: le cose dette negli ultimi due giorni da Berlusconi impattano sulle casse dello Stato per più di 100 miliardi di euro. E poi non può continuare a parlare di Putin come di un leader democratico”. Quanto ad un possibile “ritorno in campo” di Berlusconi, il leader di CoR  tra le dichiarazioni rilasciate allo stesso quotidiano nazionale, in modo forse quasi meravigliato, si è chiesto: “Ma come fa ancora oggi ad appellarsi ai 10 milioni di elettori che non vanno a votare, riproponendo la stessa minestra fallita negli ultimi anni e, soprattutto, ignorando che i dieci milioni di italiani a cui si rivolge sono gli stessi che hanno abbandonato prima il Pdl, poi Forza Italia?” E’ seguito, poi, un annuncio di Fitto relativo al suo nuovo partito: “Nei prossimi giorni – ha dichiarato il leader di CoR – noi Conservatori e Riformisti presenteremo una proposta di legge sul modello americano che regoli le primarie in modo da allontanare la lettura strumentale sulla poca trasparenza”. “Il centrodestra così come è stato immaginato fino a oggi – ha rilevato l’eurodeputato ex forzista – é finito. Bisogna ripartire da tutte le forze politiche che creino una base strategica per guardare ai prossimi anni”. Alla dichiarazione di Vitali contro Fitto è poi seguita la replica di un esponente fittiano “doc”, il deputato pugliese Nuccio Altieri, e di un rappresentante non pugliese del neo gruppo dei CoR a Palazzo Madama, il senatore Francesco Bruni. Schermaglie dalle quali si tiene lontano Berlusconi, ma anche Fitto. Però entrambi, evidentemente, demandano a rispettivi colonnelli il compito di mantenere sempre acceso il fuoco delle polemiche soprattutto in Puglia, dove il terreno di scontro tra “forzisti” e “fittiani” resta il più cruento. E, probabilmente, anche il più significativo per ambedue gli schieramenti in conflitto.     

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 29 Settembre 2015

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