Sport

Flavia che brava, ma gli altri?…

Nel corso di un imminente consiglio comunale Flavia Pennetta sarà proclamata cittadina ‘benemerita’ di Brindisi, una cosa mai avvenuta. E’ giusto gratificare chi, anche attraverso lo sport, afferma valori positivi. E Brindisi non ha mai dimenticato i suoi figli più illustri. Per esempio a Giustino Durano (1923-2002), un grosso teatrante della vecchia guardia, è stato intitolato un Liceo Musicale. Solo che ciò è avvenuto nove anni dopo la sua morte. Non sappiamo cosa Brindisi vorrà dedicare, un giorno che ci auguriamo lontano, a Eugenio Barba, altro suo figlio esemplare, oggi ottantenne. Per quanto a questo grande regista teatrale, fondatore dell’Odin Teatret, il Comune di Gallipoli lo scorso settembre abbia conferito la cittadinanza onoraria… Avrebbe potuto (e dovuto) precederlo il Comune di Brinsisi, o no? Ma è tutta una questione di popolarità. Una come la Pennetta, giovane, bella e vincente, è ‘prodotto’ di più sicuro smercio, anche all’estero. Personaggi così bucano il piccolo schermo (incluso quello del pc), richiamano sponsor multinazionali, fanno audience. Se, alla fine dei conti, si tratta di mettere sul mercato la solita Puglia dei castelli, delle cattedrali, dei trulli, delle mozzarelle, del mare pulito e della pizzica, l’abbinamento con un Durano o un Barba non pagherebbe. E non pagherebbe nemmeno se dal mondo dello spettacolo ci si allargasse a quello del lavoro o del volontariato. Perché il destinatario di questo messaggio strisciante ed ossessivo, l’uomo della strada, non sa cogliere la statura morale, né il peso sociale dell’eroe silenzioso. Impermeabile ad un sano concetto di immagine e di ricaduta economica, per sua natura superficiale e frettoloso, e mantenuto ad arte in questo grigiore da un Sistema malizioso, l’uomo della strada preferisce personaggi di facile ‘consumo’ ad altro genere di personaggi, mai destinati ad essere insigniti del titolo di ‘benemerito’, come l’imprenditore che denuncia i propri estorsori o chi, vestendo o non vestendo l’abito religioso, accoglie e sfama migranti, svia dalla ‘strada’ ragazze plagiate. Invece una come la Pennetta funziona meglio, consente al signor Rossi un’identificazione più agevole, gli permette (e ciò è determinante) di sognare, che è poi un altro modo per non guardare in faccia la realtà. La grande tennista è solo la punta di un iceberg, lo sport c’entra relativamente e Brindisi pure. In tanto sgomitare fra regioni in guerra per strapparsi l’un l’altra turisti e investimenti industriali, assume un risvolto cinico questo sfoggiare volti all’occhiello scomodando la retorica del ‘buon nome’ di un popolo,  delle ‘eccellenze’, della ‘promozione’ e del ‘rilancio’ di un territorio, del ‘futuro’, del ‘progresso’, dello ‘sviluppo’…

Italo Interesse

 


Pubblicato il 19 Settembre 2015

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