Biancorossi hanno ripreso a lavorare intensamente in vista di domenica contro l’Igea Virtus Barcellona, penultimo in classifica ma agguerrito. La squadra barese aveva già perso da qualche partita il mordente e quella tenacia che le ha consentito di fare un ottimo girone di andata chiuso col pareggio interno e riaperto con una vittoria a Sancataldo sofferta ed in rimonta. La sconfitta dopo 19 risultati utili, viste i risultati precedenti e come stava in campo la squadra, è stata inevitabile. E’ tempo di rimboccarsi le maniche e pensare a vincere, per il bel gioco c’è ancora tempo perché la priorità ora e non farsi risucchiare nel vortice del braccino corto perché la Turris oltre al bel gioco, ha il capocannoniere Longo, ed una squadra decisa a non mollare sino alla fine. La squadra di Cornacchini ha svolto ieri partitella e lavoro atletico sul campo. Scarico in palestra invece per Roberto Floriano che ha rilasciato intervista a TeleBari, partner della Ssc Bari 1908: “C’è amarezza per una sconfitta inaspettata. E’ stata una partita particolare dove eravamo in vantaggio. Quando si fanno certi errori prendi gol e questa domenica siamo stati meno attenti. Le occasioni fallite, le ho sbagliate pure io, nel calcio come nella vita si sbaglia. Io ho sbagliato un’azione clamorosa, quella di testa ma ho voglia di rifarmi da subito. Penso che l’unica squadra tuttora imbattuta sia la Juventus, ma vediamo a noi, è tempo di reagire”. Infatti, a parte questo campionato l’unica squadra in serie A, che ha terminato imbattuta è la Juventus con 22 squadre, nel 2012, con Antonio Conte in panchina, ex Bari e vincitore del campionato cadetto con i biancorossi, artefice di una cavalcata pazzesca quando alla presidenza c’era Vincenzo Matarrese. Ricordi a parte, i ragazzi di Cornacchini, hanno dimostrato sin qua maturità, dovranno mettere da parte un po’ di presunzione delle ultime partite e tornare a giocare con quella cattiveria che ha consentito loro di fare un primo strappo al campionato, è tempo come ha detto l’attaccante ex Foggia, di reagire veemente anche alle critiche degli addetti ai lavori ma sul campo, convincendo e vincendo.
Marco Iusco
Pubblicato il 23 Gennaio 2019
