Cronaca

Fondi per la cultura: “Emiliano continua con la sua politica clientelare”

Una grave mancanza perpetrata a danno delle piccole compagnie teatrali, quella commessa dall’amministrazione comunale Emiliano, che ha escluso dall’assegnazione delle risorse disponibili, ben cinque compagnie teatrali minori. Il Piccolo Teatro, il Duse, il Barium, il Piccolo e il Teatro Purgatorio, sono le compagnie teatrali che, a causa di un’ordinanza di chiusura senza appello emessa dal Comune di Bari, si ritrovano a non poter proseguire con la propria stagione teatrale, con ovvie conseguenze economico-finanziarie. “Si tratta di teatri che hanno fatto la storia della nostra città e che ora si ritrovano ad essere vittime di una gestione disinvolta e sciatta di risorse economiche, fondamentali per il passato della nostra città. I fondi per le compagnie teatrali baresi erano stati già precedentemente stabiliti, con la delibera numero 895, del 29 dicembre 2011, che indirizzava un milione e 200mila euro agli operatori culturali, dove si prevedeva, come logica conclusione del finanziamento, la costituzione del Teatro Stabile Pubblico, che raggruppasse in un unico contenitore culturale tutte le compagnie. La cultura – ha spiegato il coordinatore cittadino del Pdl, Luigi D’Ambrosio Lettieri – è uno strumento di crescita sociale, dunque è molto importante salvaguardare le compagnie teatrali locali. Noi ci opponiamo fortemente contro il clientelismo, la faziosità e la sciatteria dell’attuale amministrazione comunale. Proprio in virtù di questo abbiamo deciso di affiggere manifesti in tutta la città, contenenti una lettera aperta al primo cittadino e senza alcun simbolo di partito. Una lettera che chiederemo ai cittadini di sottoscrivere pubblicamente. Una seconda iniziativa – ha poi proseguito il Senatore D’Ambrosio Lettieri – riguarda un emendamento che proporremo in consiglio comunale, allo scopo di recuperare le risorse economiche che per diritto, spettano alle compagnie baresi dimenticate dalla giunta di centrosinistra”. Nella lettera aperta si chiede al primo cittadino un gesto di equità, di sostegno, di attenzione e di responsabilità verso le esigenze delle compagnie teatrali escluse dai finanziamenti e, per questo, umiliate dall’assenza di un riconoscimento storico e culturale. E’ importante, allo stato attuale, elaborare degli studi tecnici, al fine di capire da dove sia possibile attingere le risorse economiche, senza togliere nulla alla Fondazione Petruzzelli, i cui costi appaiono comunque irragionevoli. “Nell’elargire il contributo economico, è stata esclusa anche la Fondazione Piccinni, per ragioni, pare, strettamente legate alla sua attività artistica prevalentemente di tipo musicale” ha voluto sottolineare amareggiato il coordinatore dell’opposizione, Ninni Cea. Lo Showpero dei figli di un sindaco minore è la protesta dei cinque piccoli teatri baresi, una protesta che andrà avanti ad oltranza, come confermato dall’attore e regista, Nicola Pignataro: “Noi vorremmo solo una maggiore equità, non vogliamo togliere fondi al Petruzzelli, ma vogliamo solo che vi sia giustizia. Non intendiamo colorarci politicamente, ma vogliamo opporci contro una delibera che favorisce una concorrenza sleale tra teatri” ha concluso l’attore barese. Di fronte alla manifestazione di protesta, il Sindaco Emiliano ha pensato bene di distogliere circa 500mila euro destinati alla Fondazione Petruzzelli per darli ai piccoli teatri locali, ma questi ultimi si sono dimostrati unanimi nel voler ribadire che non si può sempre agire con interventi tampone e che tutta la cultura barese deve avere la stessa attenzione da parte della civica amministrazione.

Nicole Cascione


Pubblicato il 22 Giugno 2012

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