“Forestiere della vita”
“Forestiere della vita”, così si definisce Vitangelo Mortara. Con circa un secolo di anticipo il protagonista di ‘Uno, nessuno e centomila’ fiuta la spaventosa spersonalizzazione che aspetta il suo discendente dell’era globale. Oggi, assai più che nel 1926, anno di pubblicazione del romanzo, quell’opera di Pirandello inquieta. Ma certi allestimenti possono anche di più. E’ il caso della messa in scena di Teatro Studio Krytpton per l’adattamento di Giuseppe Manfridi e la regia di Giancarlo Cauteruccio che nell’ultimo fine settimana è stato in cartellone al Nuovo Abeliano per la rassegna Actor. Ridotto a tre soli interpreti (Angelo, l’amante Anna Rosa e la moglie Dida), il cast si muove come stralunato all’interno di un’ambientazione minimale che infonde un senso sottile di ‘orror vacui’ : Sette sedie vuote, una struttura inclinata nel cui vano centrale a turno si trovano serrati all’altezza della vita tutti i personaggi, un grosso specchio minacciosamente orientato sulla trappola e infine – l’idea più bella – due piantane a cui sono aggrappati vecchi altoparlanti ; di lì si diffonde la voce del prossimo, la voce del popolo (non quella di Dio, speriamo). In questo inquietante habitat mentale si muove un Moscarda quasi affannato, una distaccatissima Dida e un’inafferrabile Anna Rosa (rispettivamente l’istrionico Fulvio Cauteruccio, fratello del regista, e le brave Laura Bandelloni e Monica Bauco) ; degna di citazione nel finale la partecipazione di un simpatico cagnolino che ci dicono essere fido compagno dello stesso Cauteruccio. Ammiccando ora a Beckett, ora a Jonesco e forse pure ad altri autori che ora non ci riesce di individuare, Giancarlo Cauteruccio compone un quadro non proprio caldo, tuttavia energico, puntiglioso e costante. Un segno veramente forte ; talora anche troppo, sì che in alcuni momenti diventa difficile star dietro alle cose. Buona l’accoglienza della platea. – Prossimo appuntamento Actor, da venerdì 17 a domenica 19 febbraio con ‘Casalinghe social club’ (Teatro Belli). Intanto domani (con replica dopodomani), per la rassegna To The Theatre il sipario si leva su ‘Io amo Helen’ (Tangram Teatro / Silvia Battaglio). Mentre dal 20 al 29 torna ‘Scéche-Spirre’, la più recente produzione del Teatro Abeliano che seleziona e assembla le cose migliori di ‘Tiadre’ di Vito Carofiglio. Segnaliamo infine, il giorno dell’Antivigilia, ‘Canti di Natale’, festoso incontro a ingresso libero nel corso del quale personalità del mondo della cultura e dello spettacolo intratterranno il pubblico leggendo e interpretando brevi testi di produzione personale.
Italo Interesse
Pubblicato il 19 Dicembre 2013