Formatori pugliesi: l’assessore ci mette una pezza, ma la storia continua
Formatori in servizio presso i centri dell’impiego, passati per legge alla Regione Puglia e precisamente all’Arpal, una storia quasi infinita. …quasi? “La Giunta regionale ha approvato ieri, su mia proposta, la delibera che consente di prorogare le attività degli operatori della formazione attualmente in servizio presso i Centri per l’Impiego pugliesi, il cui termine era fissato al 31 dicembre” (…e cioè a quest’oggi), comunica l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro pugliese, Sebastiano Leo. Il quale ha mantenuto l’impegno preso con lavoratori, organizzazioni sindacali e con il Consiglio Regionale a beneficio di lavoratori che svolgono prestazioni importanti per il servizio pubblico, a maggior ragione in un momento delicato di rafforzamento e potenziamento dell’Agenzia per il lavoro e dei centri per l’impiego delle ex province. Per queste ragioni – continua Leo – era necessario garantire la continuità delle funzioni, anche perché era indispensabile individuare una soluzione all’annoso problema del rapporto di lavoro di questi professionisti. A strettissimo giro l’assessore Leo ha anche promesso di convocare associazioni, parti sociali e sindacati per iniziare un percorso di stabilizzazione. “La proroga – ha concluso l’assessore – consente al Consiglio e alla Commissione competente di affrontare la questione nelle prossime settimane. Voglio ringraziare l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese e le sue strutture, oltre ai miei uffici, per la sensibilità al tema e per la fattiva collaborazione nella individuazione delle risorse utili all’adozione del provvedimento”. Storia infinita, si diceva all’inizio, questa dei formatori pugliesi: si doveva arrivare al rompete le righe nelle fila di consiglieri e assessori tre mesi fa, per far tornare a galla questa vicenda, dopo che in VI commissione s’era discusso situazione in cui versano i formatori dipendenti dagli Enti di formazione professionale utilizzati presso i Centri per l’impiego. Tutti alla fine dell’estate scorsa con contratti in scadenza e senza nessuna certezza riguardo al futuro, giova ribadirlo. Ecco, dunque, la necessità di porre fine alla situazione di “”assoluta precarietà”” del personale addetto alla formazione utilizzato nei Cpi. Situazione che si trascina da vent’anni senza alcuna soluzione politica definitiva. Almeno dalle iniziali 430 unità, circa 10 per ciascun centro, si è passati oggi a 140 e con i pensionamenti per raggiungimento ‘quota cento’ arrivano a essere ancor meno, circa un’ottantina. Si tratta, dunque, di lavoratori che a causa di alcune anomalie burocratiche, sono dipendenti degli enti storici di formazione professionale, i quali hanno attualmente una convenzione con l’Arpal del contestatissimo commissario ‘straordinario’ Massimo Cassano, appena ‘stabilizzato’ al timone dell’agenzia da Emiliano con delibera giuntale del mese passato. Formatori che, in quanto dipendenti degli Enti di formazione e non alle dipendenze dell’Ente Regionale, non potranno mai avvalersi della normativa ai fini della stabilizzazione. Per poter ottenere un contratto a tempo indeterminato, dovranno necessariamente sostenere delle prove selettive previste nell’ambito di un avviso pubblico. Semprecchè la situazione per loro non si complichi con Arpal Puglia che alla vigilia delle elezioni ha emanato tre bandi di concorso a tempo determinato per 24 mesi destinati a 181 unità di categoria C e D, con altri bandi di concorso a tempo indeterminato per 948 unità di categoria C e D in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in cui non è previsto nessun punteggio che tenga conto della notevole esperienza maturata negli anni da questi lavoratori presso i Cpi pugliesi. A proposito: che fine ha fatto la graduatoria a punteggio che avrebbe dovuto essere inserita nei bandi per chi già lavorava nei Centri o la riserva per questi lavoratori? Perchè in altre Regioni è stata prevista? E il disegno di legge istituivo dell’Arpal, contenente clausole di salvaguardia per i formatori, tenendoli all’interno della istituenda agenzia regionale politiche attive per il Lavoro? Tutte domande ch dovranno trovare risposte al tavolo che l’assessore Leo ha promesso di aprire con l’inizio del nuovo anno…
Francesco De Martino
Pubblicato il 31 Dicembre 2020