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Formazione Professionale: sale la febbre degli operatori

Sembra proprio essere diventata l’emergenza con precedenza assoluta, la crisi della Formazione Professionale alla Regione Puglia. “La vertenza degli oltre 800 formatori pugliesi ci interessa sia per i ritardi e le mancate retribuzioni che per il funzionamento di un settore indispensabile per coniugare sviluppo economico ed occupazione”. Così s’è espresso ieri il Segretario generale della Cisl di Puglia, Giulio Colecchia, a conclusione dell´assemblea regionale degli iscritti al sindacato che ha visto la presenza di oltre duecentocinquanta formatori provenienti da tutte le province. Sono stati loro che nei loro interventi hanno esternato il dramma che vivono come status di precarietà con mancanza di retribuzioni mensili e certezze sul futuro lavorativo, e alla quale hanno partecipato i vertici pugliesi dei sindacati Scuola e Formazione Professionale della Cisl. C´è un ruolo professionale, secondo la Cisl di Puglia, che i formatori possono svolgere ottimamente nei Centri per l´Impiego spostando, per i posti vacanti, una parte di quelli che oggi sono a carico degli enti, senza nessun costo aggiuntivo sui bilanci della Regione e delle Province. “E´ anche evidente la necessità di sbloccare i bandi – ha tagliato corto Colecchia – per mettere in movimento più risorse per la formazione; così come la Regione deve procedere rapidamente alla compensazione tra debiti e crediti degli Enti Storici in modo da liberare fondi per pagare gli stipendi ai formatori”. Una strda che però si sta rivelando impervia nonostante promesse e impegni presi dall’assessora Alba Sasso nei mesi scorsi. L´assemblea degli addetti alla Formazione Professionale “…è già una prima iniziativa di mobilitazione – avverte Colecchia – e il prossimo 31 maggio una delegazione di lavoratori, in concomitanza all´audizione in Commissione regionale, effettuerà un sit-in pacifico sotto il Palazzo del Consiglio Regionale”. Daccapo in piazza, dunque, lavoratori che vedono chiudersi a poco a poco gli spiragli di trattative per savare i loro salari e aprirsi le porte della disperazione con la infinita trafila della Cassa Integrazione, della mobilità e poi della disoccupazione totale. Le iniziative della Cisl continueranno perché, promettono sindacati e parti sociali, l´obiettivo non è di arrivare allo scontro ma di sollevare l´attenzione degli organi istituzionali e del sistema politico. La Cisl ha chiesto al Governatore Vendola di inserire, all´ordine del giorno dell´incontro di lunedì prossimo, 30 maggio, la questione dei formatori e della FP perché “argomento che non può essere affidato soltanto agli assessori e alla struttura tecnica, ma necessita di una lettura politica da parte del Capo dell´Esecutivo”. Speriamo bene….(a.d.l.)
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 27 Maggio 2011

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