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Formazione Professionale, troppe agevolazioni agli enti vicini alla maggioranza

“La mancata rendicontazione delle somme erogate a favore degli Enti di Formazione Professionale produce un danno notevolissimo a tutto il comparto, con ripercussioni gravissime sul personale ex-albo che da molti mesi non riscuote lo stipendio”. Spara subito a palle incatenate il capogruppo regionale della ‘Puglia Prima di Tutto’, Francesco Damone, pronto ad attaccare una Giunta di sinistra che dovrebbe `in primis´ farsi carico delle soluzioni a salvaguardia dei sacrosanti diritti dei lavoratori. Purtroppo, invece, nel sempre più traballante campo della Formazione Professionale si registra un totale lassismo e non sarebbe nemmeno troppo difficile verificare come si tutelano gli Enti a scapito totale dei lavoratori. Infatti, mentre il Consiglio Regionale, proprio per soddisfare gli Enti storici e dissestati gravati dai debiti, ha forzato la norma portando a sessanta mesi la restituzione delle somme, alla Regione Puglia vengono redatte determinazioni dirigenziali per dilazionare ulteriormente il termine di cinque anni per la rendicontazione di alcuni Enti molto vicini alla maggioranza. “Gli incontri della commissione regionale, le interrogazioni prodotte, gli articoli di stampa, i richiami alla solidarietà e quant´altro –tuona ancora Damone- alla luce dei risultati continuano ad essere inversi e le promesse svanite”. Che possono dire i pugliesi di fronte a proclami dei campioni di sinistra Vendola ed Emiliano di 30mila posti di lavoro a venire, quando si verificano situazioni drammatiche del personale sanitario e degli ex-albo della formazione professionale? Risulta all´assessore Sasso che un Ente in forte situazione debitoria con la Regione e che potrebbe dichiarare fallimento, ha già stipulato una convenzione con altra struttura appositamente creata e ove sono già impiegati a scavalco personale retribuito da quell´Ente e agevolato con convenzioni? Il consigliere PdT preferisce non entrare troppo nei dettagli e soprattutto non intende assolutamente creare confusione con la denuncia a organi istituzionali che pure potrebbero essere interessati. In ogni caso propone all´assessore regionale alla Formazione Professionale e al Diritto allo Studio una via che dia certezze di tutela non solo agli Enti, ma soprattutto ai cassintegrati che rischiano la certa disoccupazione e di non raggiungere il minimo pensionabile. Anche qui per il consigliere regionale pugliese ‘Cecco’ Damone occorre uno sforzo alto di assunzione di responsabilità e comunicare ai vari Enti creati dalla gestione Barbieri e quelli che saranno destinatari di avvisi pubblici, che la priorità della chiamata di personale deve avvenire soprattutto tra gli operatori ex- Albo della Formazione Professionale. E´ cosi difficile creare una soluzione per questo ‘residuo’ personale che ormai è in mezzo al guado senza prospettiva, la domanda all’assessore Alba Sasso, finora sorda a interpellanze e richieste di spiegazioni…
 
Antonio De Luigi
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 17 Maggio 2011

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