Formazione: si riapre la piaga dei lavoratori ex Enaip, ancora per strada
Una storia che sembra non finire mai, quella dell’Enaip – Puglia, ex ente formativo con il suo carico di dipendenti senza lavoro addirittura dal 2013. Ed ora, dopo sei lungi anni di vertici, tavoli, riunioni, promesse, impegni, studi, proposte e consulenze, la consigliera Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle) torna all’attacco per cercare di fare finalmente chiarezza sulla ricollocazione di quel pugno di ‘disoccupati cronici’. E così sembrerebbe foriera di non poche speranze, l’ennesima interrogazione indirizzata stavolta all’assessore pugliese al Lavoro Leo per capire come si evolverà, appunto, il futuro dei lavoratori dell’ex Enaip, rimasti senza impiego da ben cinque anni dopo la tribolata liquidazione dell’ente. “ Al momento – spiega la Laricchia – esistono lavoratori non ancora ricollocati. Come scritto testualmente dall’assessore Leo nella risposta alla nostra interrogazione di marzo, “risultano non ultimate le ricollocazioni solo per alcuni soggetti con un basso livello di inquadramento e titolo di studio inferiore”. Per questo vogliamo sapere se sia stata fatta una ricognizione precisa sul numero dei lavoratori in attesa e, nel caso, conoscere quanti siano, quali siano state le modalità attuate dalla Regione per facilitare la ricollocazione del numero massimo possibile di ex lavoratori e con quali tempistiche”. E per far capire che sta facendo sul serio, la consigliera di Opposizione ha depositato anche una richiesta di audizione in VI Commissione della Dirigente della Sezione Formazione Professionale Anna Lobosco, e di Leo Caroli, Presidente della ‘task force’ regionale. “La vertenza dei lavoratori ex ENAIP – è ancora Laricchia – è stata, a suo tempo, seguita dai vertici addetti alla risoluzione delle crisi occupazionali che avrebbero dovuto portare a una risoluzione. Per questo vogliamo sapere dal Presidente Leo Caroli quale sia la situazione attuale dei lavoratori non ancora ricollocati e attendiamo i verbali richiesti da marzo scorso. Il nostro obiettivo – conclude – è aiutare questi lavoratori rimasti senza lavoro e senza risposte”. Insomma, non sembrano lontani i tempi in cui era assessore Alba Sasso (giunta Vendola) alla Formazione, costretta a confrontarsi con la rabbia dei lavoratori: “L’Enaip non ci paga da mesi”, i titoli dei giornali. E poteva trasformarsi in tragedia durante la primavera 2012 l’occupazione degli uffici regionali alla Formazione Professionale a turno dagli oltre duecento dipendenti Enaip. Uno di loro, prima di rinunciare all’insano gesto, aveva a lungo minacciato di gettarsi da un balcone. “Ho 51 anni e mi faccio ancora mantenere da mia madre. L’Enaip non ci paga da quindici mesi e siamo alla disperazione. Io voglio i miei stipendi. Ho lavorato per quindici mesi e li voglio. E’ da 20-22 anni che lavoro per l’Enaip”. Correvano i giorni di fine aprile 2012, quando Giuseppe Neviera, il dipendente dell’ente di formazione professionale riconosciuto dalla Regione Puglia aveva deciso l’estrema protesta proprio alla vigilia del primo maggio, la festa dei lavoratori. Dopo essersi barricato nella segreteria degli uffici Enaip, in via De Bellis, a poche decine di metri dalla sede del consiglio regionale pugliese, Neviera aveva comunque chiesto interventi per sè e per i suoi duecentoventi colleghi nella stessa situazione: “Qui dicono che la colpa è della Regione. Ma è dell’uno e dell’altro, comunque io non mi muovo da qui. Ho lavorato e voglio i miei soldi. Sono operatore servizio tecnico all’interno dell’Enaip. Sto perdendo il posto di lavoro e con la crisi che c’è voglio vedere dove devo andare a lavorare”. “L’unica cosa che posso fare – concludeva – è andare a rubare. Qui sotto ci sono parecchie televisioni. Mi vedono al telefono. Chissà che pensano. Forse che sto facendo una chiacchierata per i fatti miei. Nessuno si è mai occupato di noi”. Situazione ingarbugliata più del solito, dunque, quella dell’Enaip, ancora più disperata degli altri enti storici della prostrata Formazione Professionale in Puglia. Lo aveva riconosciuto anche l’allora assessora pugliese al ramo, Alba Sasso: “L´Enaip” non ha nessun credito né certo, né liquido, né esigibile nei confronti della Regione Puglia”. “Abbiamo fatto i nostri controlli – spiegava ancora la Sasso dopo aver saputo della protesta – e non risultano crediti. Eppure l´Enaip ha fatto firmare ai lavoratori un documento con il quale i presunti crediti venivano ceduti a loro direttamente. C´è qualcuno che sta ingannando i lavoratori”. Secondo la Sasso “a questo punto è stato avviato il procedimento di sospensione dell´accreditamento dell´ente e – come ha detto il presidente Vendola – sarà consegnata la documentazione alle autorità competenti”. Infatti “lo scorso dicembre (2011,NdR) è stata effettuata un´ulteriore liquidazione di 900mila euro nei confronti dei lavoratori. Ad oggi non risultano versati, per i più vari motivi, ai lavoratori”. Ma la storia dei debiti Enaip è lunga: “Abbiamo fatto una legge nel 2010 per rateizzare 7 milioni; nello scorso luglio, dopo ore di discussione, si è arrivati ad un accordo secondo il quale la Regione avrebbe liquidato il possibile per le competenze per i lavoratori, mentre Enaip avrebbe varato un piano di risanamento industriale. Con la Task force per l´occupazione nei mesi scorsi abbiamo avviato una ricognizione per trasferire i lavoratori dei Centri per l´Impiego ad altri enti, impegnandoci a versare agli enti un contributo per il personale amministrativo. E con i sindacati stiamo lavorando per riconvertire le professionalità e studiando gli esodi incentivati”. E infine, sempre secondo la Sasso, “…come Regione siamo gli unici che ci stiamo occupando dei lavoratori. Altri stanno pensando solo ai loro interessi”. Ma un maggiore impegno da parte della Regione l’aveva chiesto anche l’allora coordinatore delle Opposizioni in Consiglio Regionale, Rocco Palese (PdL), che voleva anche lui una soluzione per ricollocare i lavoratori Enaip nei centri provinciali per l’impiego o in altri Enti di formazione. Da allora sono trascorsi altri sei anni…
Francesco De Martino
Pubblicato il 20 Settembre 2018