Cultura e Spettacoli

Franco Casavola, futurismo e ‘pentimento’

Pur fra qualche omissione, la toponomastica di Fesca-San Girolamo omaggia molti musicisti pugliesi o legati alla Puglia. Non tutti sono trattati allo stesso modo. A Franco Casavola, che nacque a Modugno nel 1891 e mori a Bari il 7 luglio 1955 (ricorre oggi il 61esimo anniversario della scomparsa) è toccato un tratto di strada lungo meno di 500 m. che costeggia il Canale Lamasinata collegando via Napoli all’innesto fra via San Girolamo e via Van Westerhout. Un tratto di strada che, piacevolmente ampio sino all’incrocio con via Respighi, da quel punto in poi si restringe in un budello anonimo, incassato in un doppio filare di erbacce. Non sappiamo domani, ma Casavola avrebbe meritato di più. Compositore, direttore d’orchestra, critico d’arte e scrittore, Franco Casavola rappresentò come pochi la forza ribelle e sottilmente contraddittoria del movimento futurista. Pur essendosi formato alla scuola di maestri come Pasquale La Rotella e, poi, Ottorino Respighi, Casavola finì con l’assecondare la propria natura insofferente e curiosa. Abbracciato il futurismo, ne divenne il protagonista pugliese (celebre è rimasta la presentazione, con Marinetti, al teatro Petruzzelli del ‘Manifesto sul Futurismo musicale in Puglia). Gli spartiti di quel periodo prevedono l’impiego di strumenti ‘di provocazione’ come la macchina del vento, gli archi enarmonici, gli intonarumori ed altre diavolerie nate dalla fantasia di altro compositore futurista, Luigi Russolo. Ma la partecipazione alla Grande Guerra – combattendo sul Carso si guadagnò i gradi di Capitano –  gli spense l’ansia di trasgressione. Al germogliare dei semi lasciati dai Maestri poco a poco la produzione di Casavola si orientò verso le forme della musica classica e lirica, pur conservando inalterato lo spirito moderno che caratterizza le sue composizioni.  Durante la seconda guerra mondiale (ancora una volta l’esperienza estrema segna una svolta nello spirito dell’uomo e del compositore) Casavola si dedicò al genere drammatico completando la propria parabola in chiave anti-futurista. Una scuola di Modugno porta il suo nome ; una targa è stata apposta sulla facciata della casa natale. Oltre che a Bari, esiste una via Casavola a Roma, Martina Franca e Lecce. – In copertina, il frontespizio di un romanzo di Casavola edito a Milano nel 1924 dallo stabilimento tipografico Taveggia. Il titolo completo dell’opera è ‘Avviamento alla pazzia. Preparazione graduale attraverso i luoghi comuni’. Oltre che per la prefazione di Filippo Marinetti, il libro si distingue per l’insolita dedica : ‘Al grandissimo imbecille che riuscirà a prenderlo sul serio’. Pressoché introvabile e considerata una rarità, l’opera quota sul mercato del collezionismo fra i 200 e i 240 euro.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 7 Luglio 2016

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