Sport

Gaetano, calcio e lealtà

C’è una trasmissione della Domenica Sportiva che pochi dimenticheranno : quella del 3 settembre 1989, nel corso della quale il conduttore, Sandro Ciotti, ricevuta una comunicazione dalla regia, gelò l’Italia annunciando la morte di Gaetano Scirea. Immediatamente, con gusto macabro, l’inquadratura si spostava su  Marco Tardelli, presente in studio in veste di ospite. Invitato a dire qualcosa, Tardelli, storico compagno di Scirea in bianconero e in azzurro, tacque e poco dopo, in preda ad un malore, abbandonò lo studio. Nell’edizione notturna del TG veniva poi annunciato che Scirea era morto all’estero in un incidente d’auto. Un incidente dove di mezzo non erano auto sportive o località di prestigio. Gaetano Scirea era morto a bordo di una modestissima Polski Fiat 125p sulla strada che congiunge Zabrze (un anonimo villaggio della bassa Slesia) a Varsavia. Scirea aveva appena visionato il Gornik Zabrze, prossimo rivale dei bianconeri nel primo turno di Coppa Uefa. Mentre tornava a Varsavia, dove avrebbe preso il volo per Roma, nei pressi del villaggio di Babsk, l’auto su cui viaggiava fu tamponata da un furgone. In condizioni di normalità l’urto avrebbe solo costretto i quattro occupanti (Scirea, l’autista, l’interprete e un dirigente del Gornik) a scendere e trovarsi un altro mezzo di trasporto. Ma nel bagagliaio trovavano posto quattro taniche di benzina (all’epoca nella bassa Slesia la rete di rifornimento era carente). Nello scontro le taniche presero fuoco e tre dei viaggiatori rimasero intrappolati (si salvò solo il dirigente della squadra polacca che, seduto accanto al conducente, venne sbalzato fuori della vettura attraverso l’unico sportello spalancatosi per effetto dell’urto). Per Scirea, l’autista e l’interprete il rogo fu fatale, visto che, in base agli esiti dell’autopsia, nessuno aveva riportato lesioni da impatto. Sepolto nel cimitero di Morsasco, piccolo comune collinare a metà strada tra Alessandria e Genova, Gaetano Scirea, questo campione di lealtà, non è stato dimenticato. Negli anni successivi alla sua morte, tornei giovanili e premi  ‘fair play’ gli sono stati intitolati. Nel 2008 Torino gli ha dedicato un strada del quartiere Mirafiori Sud (prima ancora gli erano state intitolate vie a Laureana di Borrello e a Cinisello Balsamo). Nel 2009 Lamezia Terme  ha chiamato Scirea la via che porta al Palazzetto dello Sport. A Gaetano Scirea sono inoltre intitolati il complesso sportivo di Arena Metato (sede d’una scuola calcio del Pisa), gli stadi di Andora (località turistica dove il calciatore era solito passare le vacanze) e Cernusco sul Naviglio (suo paese natale). Quanto alla Juventus, la memoria di Gaetano Scirea è adesso rappresentata da una delle cinquanta stelle presenti nella Walk of Fame dello Juventus Stadium. Scirea giocò a Bari quattro volte, tre delle quali in Coppa Italia, tutte allo Stadio della Vittoria.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Settembre 2015

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