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Gaetano Castrovilli: “Ringrazio mister Gigi Nicassio per aver creduto in me”

Quando le favole diventano realtà, spesso nel panorama calcistico si dice di una squadra che ha conquistato una storica promozione, o una qualificazione ad un mondiale, più raro, ma non manca l’occasione per scrivere di favole di calciatori venuti dal piccolo paesino ed esplosi in un club di ‘A’ e destinati a diventare dei perni della Nazionale italiana. Stiamo parlando di Gaetano Castrovilli, classe 1997, nato a Minervino Murge, ha mosso i suoi primi passi nell’ASD Minervino Murge, ma fu subito segnalato da due ex calciatori biancorossi ed allora allenatori e punti di riferimento per il settore giovanile. Rispettivamente mister Gigi Nicassio ed il tecnico e bandiera del Bari, Giovanni Loseto. Il primo, Gigi Nicassio, lo segnalò subito a Giovanni Loseto che non perse tempo e lo prese nella sua squadra, allora c’era ancora la presidenza del compianto Vincenzo Matarrese. Tuttavia, con l’avvicendamento dei due presidenti fantasma della gloriosa storia biancorossa, Castrovilli ha fatto il suo esordio in serie B con la maglia del Bari a soli 18 anni nella gara contro lo Spezia subentrando a Marco Calderoni, il tutto sotto la guida tecnica di Roberto Stellone. Il suo talento brillava da subito, soltanto che per esigenze di bilancio ed una visione non lungimirante fu ceduto in prestito con obbligo di riscatto alla Fiorentina. La stessa Fiorentina, dopo aver fatto fare le ossa al ragazzo con la maglia della Cremonese per due stagioni di fila, ha rivoluto con sé il ragazzo grazie al tecnico Vincenzo Montella che lo ha lanciato da subito titolare, prima nelle amichevoli e poi in campionato. Ieri, Gaetano Castrovilli, autorizzato dall’Ufficio Stampa dell’ACF Fiorentina, è intervenuto telefonicamente negli studi di ‘Barimania’ ed è stato da noi intervistato oltre ad una gradita sorpresa annunciata alla società viola affinché il giovane talento potesse essere salutato dal suo primo scopritore e talent scout e guida tecnica. In studio c’era il mister che ha creduto per primo nel ragazzo, ovvero mister Gigi Nicassio.  Castrovilli, si è subito emozionato ed ha iniziato a raccontare quei ricordi ‘vivi’: “Mister che emozione risentirti e riabbracciarti, ricordo le tue parole e consigli come se fossero ieri. Ti sarò per sempre grato e presto ti invierò anche la maglia della Fiorentina con il mio nome perché so che mi porti sempre nel cuore, oltre ad essere un grande tecnico e punto di riferimento per le piccole e nuove leve della tua Scuola Calcio.  Sono grato comunque a mister Giovanni Loseto, a mister Stellone e agli altri che sono venuti successivamente. Non per ultimo, cito mister Vincenzo Montella il quale ha creduto fortemente nel sottoscritto e mi ha fatto sentire parte di questa società importante”. Con il Napoli, buona la sua prima all’esordio aveva sfiorato il gol, domenica è arrivato il gol ed una prestazione sontuosa, il ragazzo ha però smorzato gli entusiasmi e detto la sua senza veli: “Si ci ero già andato vicino vero, contava vincere e siamo riusciti a farlo in uno stadio come quello di San Siro con una prestazione collettiva importante. Ben venga e sono felicissimo per la rete, ma so che ho margine di crescita e devo continuare a seguire il tecnico ed i campioni che sono in squadra, come Chiesa, Ribery e la lista è lunga. Ho la fortuna di giocare in un team fantastico con una presidenza che ha investito ed una tifoseria calda, voglio fare bene e dare il massimo per questa maglia”. A breve ci saranno le convocazioni in azzurro e il Commissario Tecnico Roberto Mancini oltre ad aver rigenerato la Nazionale è colui che ha fatto esordire Zaniolo ancora prima che il giocatore avesse l’opportunità con il suo club. Per Gaetano Castrovilli, è giunta l’ora di concretizzare un altro sogno, ma anche in questo caso, il ragazzo con grande umiltà e dedizione che impiega ogni giorno dagli allenamenti alla partita ha detto: “Sarei felicissimo di indossare la maglia della Nazionale. La sogni da ragazzino, ed i sogni possono diventare realtà, lo dico a chi si approccia che muove i primi passi in questo sport. Quanto a me ho due obiettivi continuare a dare tutto per la maglia ‘Viola’ ed entrare a far parte della Nazionale, per ora come per i ciclisti, mi tocca pedalare e restare con i piedi per terra, perché i risultati arrivano”. Il calciatore pugliese è stato accostato dal suo tecnico attuale Montella, ad una bandiera viola come Giancarlo Antognoni e campione del Mondo del 1982, ma lui ancora una volta ha ribadito la sua umiltà, di esserne ovviamente lusingato ma di pensare esclusivamente al campo ed alla squadra.

Marco Iusco


Pubblicato il 3 Ottobre 2019

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