Cronaca

Gestione stadio: l’assessore vorrebbe cambiare le carte in tavola, ma la giunta….

E se lo stadio comunale ‘San Nicola’ chiudesse baracca, dopo quella che, per il momento stoppata sul nascere, potrebbe essere una proposta-capestro che farebbe vacillare i già delicati rapporti tra Comune di Bari –proprietario dell’impianto sportivo- e As Bari Calcio, conduttore? Cerchiamo di chiarire e cominciamo dal principio. Venerdì scorso, con una delibera riguardante il nuovo canone per lo stadio comunale che l’assessore allo Sport Raffaele Sannicandro ha portato in giunta ‘fuori sacco’, cioè da non discutere considerata l’urgenza, sindaco e assessori presenti immediatamente hanno chiesto spiegazioni, dando vita a una discussione che per poco non è sfociato in un vero e proprio incidente ‘diplomatico’ tra Emiliano e Sannicandro. Per adesso del contenuto di questa delibera presentata dinanzi all’esecutivo cittadino fin troppo frettolosamente, si sa poco e niente se non, appunto, che in ballo ci sarebbero le nuove determinazioni economiche per la gestione dello stadio-astronave, proprio in un momento delicato come quello del possibile passaggio di consegne tra i Matarrese e i nuovi acquirenti dell’As Bari. Che siano o no Paolo Montemurro. Ma al di là della trattativa, lo stadio-astronave di Renzo Piano è diventata un peso per il bilancio del Comune, che ogni anno ricorre a un affidamento “provvisorio”, quanto ‘’definitivo’’, con l’As Bari, riproposto con drastica precisione a metà settembre, poco dopo l’ inizio di ogni stagione agonistica. L’amministrazione comunale s’è accorta che lo stadio è troppo grande e che ha costi di gestione troppo alti e vorrebbe, forse, cominciare a mettere qualche spicciolo da parte. Del resto il san Nicola, nonostante i tanti rattoppi, è ancora uno stadio ancora nuovo, realizzato con tecnologie moderne, con ampi spazi e con una capienza di circa 65 mila posti. Una struttura sportiva, con ampie zone di parcheggio circostante, ben integrata in un ambiente di verde tra alberi di ulivo, con un basso coefficiente edilizio. La collocazione gode di ottimi collegamenti con la rete viaria, vicino ad insediamenti residenziali con discreta quotazione commerciale. Il San Nicola, come si ricorderà, costo’ circa 87 miliardi di vecchie lire, ma ha lasciato in piedi pendenze per 18 milioni di Euro, che il Comune è stato costretto a ripianare dopo un contenzioso durato oltre vent’anni, nonostante lo scarso utilizzo dell’impianto stesso, per una gestione a costo zero, visto che il Bari non paga alcun canone di concessione, che forse Sannicandro ha deciso di rivedere, anche senza coinvolgere un’amministrazione che finora ha risparmiato almeno 1 milione di euro all’ anno, per la manutenzione dell’impianto sportivo. Tanto, infatti, costa alle Casse Municipali, eruro più euro meno, la manutenzione ordinaria della struttura, che la convenzione sottoscritta per la prima volta nel ‘ 90 all’epoca del Mundial e sempre prorogata ha posto a carico dell’ As Bari dei Matarrese. I quali, impegnati dalla fine dell’ultimo campionato a cedere le quote dell’As Bari, hanno altro da pensare, che alla gestione di uno stadio troppo grande, per le loro ambizioni…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 25 Giugno 2013

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