Cronaca

Giancarlo Perego in città per Il progetto di accoglienza dei migranti

Sabato 28 Novembre alle 10,00, Monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes della Cei sarà a Bari ed incontrerà alla Casa del Clero esponenti del clero locale e famiglie della città, nell’ ambito del progetto di accoglienza dei migranti come auspicato da papa Francesco. La sensazione a livello diocesano è che quell’appello non abbia ancora scaldato troppo i cuori e che le cose, sicuramente non agevoli a livello di organizzazione, stiano in stand by e forse i recenti attacchi terroristici di Parigi potrebbero andare in senso contrario. Ne parliamo con don Vito Piccinonna, responsabile diocesano Caritas.

Don Vito, il papa ha lanciato un invito pressante, a che punto siamo?

“Solo da poco la Cei ha inviato una sorta di vademecum, molto ben fatto, su come  agire e forti anche delle nostre esperienze locali, stiamo agendo, ma come ho avuto modo di dirle anche in passato, non è cosa molto semplice nella sua attuazione concreta”

Per quale motivo?

“L’accoglienza è aperta alle parrochie come comunità e non come meri edifici. Intendo dire che il papa non chiese, come erroneamente pensato, di mettere le persone a dormire dentro le canoniche, ma era un invito alla comunità tutta a rendersi disponibili”

 E allora?

“Il primo ostacolo è pertanto smussare i pregiudizi e le incomprensioni.  Accogliere degnamente non è solo dare un piatto di pasta o un letto, ma fare integrare le persone anche con un lavoro, inserirle nella società nuova e questo richiede tempo e molta pazienza. Insomma, non è un’operazione che si possa sbrigare velocemente e con superficialità. Le risposte emotive o frettolose non portano mai lontano”

Intanto a Bari è ancora aperta quella tendopoli riservata ai migranti vicino la ex manifattura, che giudizio ne dà?

“Ovvio che la vedo male e ne do un giudizioi negativo. La valuto indecorosa per i migranti e per chi vive nel rione avendo diritto alla sicurezza e all’igiene al pari degli ospitati. Sarebbe il caso di risolvere quel problema con celerità. Un problema che ormai, come ho detto, ha dell’indecoroso”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 20 Novembre 2015

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