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Gigi De Canio: “Il Bari targato De Laurentiis è un miracolo sportivo”

I campionati non si fermano mai, nemmeno tutto ciò che ruota attorno dalle chiacchiere da bar dello sport ed i commenti degli addetti ai lavori. E proprio ieri non solo in serie D, ma anche in Lega Pro si è disputato il turno infrasettimanale. Noi alla vigilia della partita con la Ternana, abbiamo intervistato mister Gigi De Canio che pur non avendo mai allenato il Bari, da materano prima che ancora da allenatore è stato in Puglia come calciatore, in particolare da difensore del Brindisi. Nella sua carriera da allenatore ha iniziato nell’Interregionale con il Pisticci, squadra in cui ha concluso la carriera, e poi facendo una trafila che l’ha portato in serie A con l’Udinese, al Napoli nel 2001 in serie B, ed ancora alla Reggina nella massima serie conquistando la salvezza. Successivamente ha allenato anche il Genoa, il Siena con una preziosa esperienza oltre Manica alla guida del Queen Park Rangers, club allora guidato dal manager Flavio Briatore insieme a Bernie Ecclestone. Nel 2009, come lo ricorderà anche nella sua intervista rilasciataci, alla guida del Lecce conquista una promozione in A e la Coppa Ali della Vittoria, disputando un campionato straordinario in testa quasi dall’inizio alla fine (per la precisione da novembre a maggio). L’anno dopo si salva anche in anticipo e si dimette. Nell’anno successivo è passato alla guida dei genoani nelle ultime cinque giornate, è riuscito nell’impresa di salvare i liguri all’ultima giornata. Successivamente ha guidato il Catania, l’Udinese che aveva già allenato dal 1999 al 2001, centrando la salvezza e dall’anno scorso è alla guida della Ternana, subentrando in corso d’opera a Ferruccio Mariani. Indiscrezioni l’hanno dato vicino l’estate scorsa alla panchina del Camerun, di sicuro è un allenatore con un curriculum di tutto rispetto, un insegnante di calcio, che trasmette alla sue squadre la sua visione di gioco e la fame di arrivare a centrare l’obiettivo.

L’allenatore della Ternana, parla del Lecce e delle tante sfide col Bari, l’ultima proprio con l’anno scorso terminata 1 a 2 a Terni, con reti di Defendi per gli umbri e per il Bari di Henderson e Marrone?

L’ho affrontato parecchie volte, sia al Della Vittoria, da giocatore e più volte da allenatore. Due volte in serie B, e una volta l’anno scorso con la Ternana, e più volte in serie A. Uno stadio molto passionale e bell’ambiente dove confrontarsi. Una bella realtà che vuole tornare assolutamente ad alti livelli.

Un altro materano doc, Franco Selvaggi di recente ai nostri microfoni l’ha salutato, il suo ricordo e pensiero per l’ex campione del Mondo?

Franco è un amico fraterno oltre che essere mio conterraneo. Da calciatore la storia parla per lui. Uno dei migliori di quel periodo. Presidente onorario del Memorial Scirea, è un uomo di calcio che vive per il calcio. Un attaccante come pochi, con il gol nelle sue corde.

Il Bari di mister Cornacchini, sta facendo parlare di sé non solo perché capolista nel suo girone, ma anche come migliore difesa e migliore attacco. Tuttavia, molti tecnici avversari, criticano il gioco?

I numeri parlano per il Bari. E’ stata formata in ritardo con tutte le problematiche. Hanno messo un gruppo di individualità che è difficile far diventare squadra. Sembra che il tecnico ci stia riuscendo, compattando il gruppo. Sarebbe un miracolo il contrario. Giocare bene e vincere non è sempre un concetto binario, ma da quello che vedo e leggo la squadra di Cornacchini ha messo insieme un mix di esperienza e giovani e sta creando una corazzata. Certo, come per noi il campionato è lungo, però sono sicuro che risaliranno. La famiglia De Laurentiis ha messo su un miracolo sportivo e gli uomini giusti al posto giusto.

La Ternana ed il suo campionato, al secondo posto è lanciata per la corsa alla promozione?

Un campionato difficile e lungo e guai a perdere la testa. Ma noi siamo lì sul pezzo, e sono orgoglioso dei miei ragazzi. Restiamo concentrati partita dopo partita ed alla fine tireremo le somme.

Marino Defendi, capitano del Bari è entrato nel cuore anche della Ternana e dei suoi tifosi. Che giocatore è?

Vi ricordo che Marino è stato con me a Lecce prima di stare a Bari. L’ho ritrovato qui a Terni, so del suo valore in campo e fuori, è uno stakanovista, un valore aggiunto e la sua esperienza fa anche da chioccia per i più giovani. Fondamentale.

Aggiungiamo, noi che Marino Defendi, capitano del Bari della remuntadafallita all’ultima curva contro il Latina, è rimasto attaccatissimo alla sua Bari, e nonostante il suo passato giallorosso che i tifosi baresi erano consapevoli l’hanno amato da subito e l’anno scorso alla partita di andata quando fu sostituito dal tecnico che ha preceduto De Canio, uscì tra gli applausi della curva e le lacrime. Insomma, un guerriero indomito che può dare ancora tanto al calcio come professionista.

Marco Iusco


Pubblicato il 13 Dicembre 2018

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