Gigi Frattali: “A Bari senza pensarci un attimo, ma anche grazie a Valerio Di Cesare”
Il ruolo del numero uno è quello più delicato nella squadra di calcio, perché l’estremo difensore costituisce la spina dorsale della squadra e può essere perfetto per 85minuti, se poi fa una papera negli ultimi cinque minuti, compromette il risultato finale. Tuttavia, e per fortuna nel calcio esistono storie di numeri uno che hanno fatto delle papere e poi sono risultati decisivi in finali, nel corso della stagione o a degli spareggi, come in ultimo è capitato lo scorso anno ad Alessandro Micai, ex del Bari, il quale con la maglia della Salernitana dopo una stagione al di sotto dei suoi standard, nello spareggio playout contro il Venezia è stato decisivo ai rigori e nel corso della stessa partita di ritorno. Pierluigi Frattali, nuovo numero uno del Bari, per tutti i suoi compagni ‘Gigi’, ha già militato con il Parma in serie C vincendo il campionato, ma annovera anche un campionato della vecchia C2 vinto con il Frosinone. L’anno scorso a 33 anni ha esordito in A contro la Roma, squadra che ha calcato per anni il settore giovanile, prima di approdare al Frosinone tra i professionisti. Le sue parole in conferenza stampa, alla vigilia del ritorno a Bari: “Ci tengo a precisare che per me Bari è un punto di arrivo per migliorarmi ancora. Mai porsi limiti! Al Bari ho da subito dato la mia disponibilità, poi Valerio ci ha messo dal suo contattandomi ai primi di giugno. Ma conoscevo questa piazza per averla affrontato da avversario ed è uno stadio che ti infonde una carica immensa. Gicoarci, con un mister competente, una società seria ed una squadra attrezzata con un gruppo coeso, puoi avere solo tanta voglia”. Oltre alla sua amicizia con Valerio Di Cesare conosce anche Manuel Scavone: “Conosco entrambi per aver militato nel Parma e vinto assieme un campionato difficilissimo dove nessuno ti regala niente. Noi siamo stati costruiti per vincere, e lo vogliamo fortemente, ma non dovremo mai abbassare la guardia ed anzi, a prescindere da chi affrontiamo partire col piede giusto vincendo più possibile, per poter archiviare senza soffrire i giochi”. Molti i tatuaggi sul suo corpi, uno su tutti con un numero 25 è dedicato al suo amico ex compagno di squadra, Morosini deceduto sul campo di gioco per un infarto fulminante che l’ha strappato ai propri cari ed amici in giovanissima età. Il portiere che si contenderà con Davide Marfella, la maglia da titolare, anche se a quanto pare almeno per il momento è in vantaggio, ha detto: “Siamo qui tutti per un solo obiettivo e siamo a disposizione del tecnico. Spendo una parola anche per mister Roberto Maurantonio, ex portiere di categoria ed oggi un giovane preparatore dei portieri che cura ogni dettagli e dà tanti consigli.
Sulla squadra e giocatori: “Avevo già visto alcune immagini della Curva, i tifosi ci daranno una spinta in più. Mi rimetto in gioco e vogliamo vincere più possibile. E’ un gruppo unito, con i giovani che seguono quelli più grande. 25? E’ un numero che scelgo in onore di Morosini, mio caro amico, e anche perché ho scelto quasi sempre questa maglia negli ultimi anni. Con lui migliorerò ulteriormente. Punti forti miei? A Parma ho dimostrato di essere molto caparbio nelle uscite alte, ma ripeto mi piace essere continuo e saper dare sempre nell’arco di tutta la partita il contributo ai miei compagni”.
Marco Iusco
Pubblicato il 27 Luglio 2019