Cultura e Spettacoli

Gioie e dolori in camera da letto

In questi giorni di festività l’alternativa alle riunioni casalinghe e alle classiche tombolate erano o i cinepanettoni, tutti deludenti a dire il vero, o il teatro.  Bene scegliendo la seconda alternativa  siamo andati al Teatro Forma di Bari a vedere una delle commedie più replicate in questo periodo di crisi. Infatti lo spettacolo è stato replicato per ben 15 volte nell’arco di un mese  registrando ogni sera il tutto esaurito.  Stiamo parlando di “CAMERE DA LETTO” rappresentato dalla compagnia teatrale la “Piccola Ribalta” di Bari, fondata nel 1995 con più di 20 produzioni alle spalle. Lo diciamo subito, lo spettacolo è fantastico, divertentissimo e per nulla volgare. La trama è un riadattamento di “Camere Da Letto” (Bedroom Farce) di Alan Ayckbourn, per la regia in questa versione di Franco Spadaro. “Quando le cose non funzionano bene in camera da letto, non funzionano bene neanche in soggiorno”, questa la diagnosi di W.H. Masters, ginecologo americano, prestato alla moderna psicologia della coppia. Così Tre camere da letto , quattro coppie in un sabato sera qualunque, danno vita ad una farsa che abitualmente si celebra in ogni dove. Le camere da letto, termometri della relazione a due, sono le vere protagoniste della piece dove le vicende si consumano, si intrecciano e si scaldano. Gli attori nella versione riadattata, a volte si lasciano andare a qualche battuta in dialetto barese, che non guasta mai e soprattutto non sono  mai di cattivo gusto. La cosa che subito colpisce lo spettatore è la scenografia, curata, in ogni piccolo dettaglio,  da Gianna Pellicciaro, che interpreta il ruolo di Jennifer moglie di Nick nella commedia, e che è molto conosciuta e riconosciuta nell’ambiente per realizzazione scene a molte compagnie di professionisti. La seconda cosa che invece delizia lo spettatore è l’eleganza, la raffinatezza e la cura del linguaggio utilizzato dagli attori, ripetiamo mai volgari (ci vorrebbe poco a dire una battutaccia per accattivarsi il pubblico, diverso è il caso contrario, n.d.r.) e l’espressività dei visi che fanno di un qualsiasi spettacolo un grande spettacolo. Le coppie come dicevamo prima intrecciano le loro storie, le amalgamano e poi le separano, fino a dimostrare che in ogni coppia i problemi e le tematiche sono sempre le stesse.  Delia (Simonetta Paolillo, mamma di Orazio e  moglie di Ernesto) ed Ernesto (Mimmo Altini)  sono una coppia consolidata da vent’anni che litigano per ogni piccolo problema sorga tra le mura domestiche. Una coppia tipica del sud, rappresentata splendidamente dai due attori, perfetti nei panni che indossano sul palco.  Gina (Daniela Pellicciaro, moglie di Giuseppe) e Giuseppe (Vincenzo Solla) interpretano la coppia che sotterra i propri rancori, vivendo una vita di falsità, ma che poi alla fine scoppia. Il connubio dei due attori (Solla-Pellicciaro) è superlativo. Immaginate una barese e un napoletano che recitano insieme, è quanto di più esilarante si possa ottenere. La cosa comicissima è il continuo sottolineare il proprio nome “Gina” da parte della Pellicciaro a chi la chiama cambiando il nome originale in “Pina” o “Rina” ecc. infatti l’attrice anche durante il sonno sconvolta ripete “mi chiamo Gina, Gina mi chiamo”. Jennifer (Gianna Pellicciaro moglie di Nick) e Nick (Nicola De Carolis), rappresentano la “classica” coppia di convenienza, lei con accento del nord Italia che ha sposato un uomo qualunque, il classico stupidone, per ripicca contro il suo ex. Ultima coppia è rappresentata da  Susanna (Franco Spadaro,  compagna di Orazio e nuora di Delia ed Ernesto) e Orazio (Pierluigi Colletta). Già il registra Franco Spadaro interpreta una donna, ma attenzione non lasciatevi ingannare, non è un ruolo semplicissimo e non è il classico “travestitismo teatrale”, ma una superba interpretazione. Colletta è bravissimo nel ruolo del marito succube della moglie, ma Spadaro merita davvero una citazione a parte. Innanzi tutto le espressioni del suo volto. Franco Spadaro è abilissimo a rappresentare con il suo volto ogni singolo stato d’animo del personaggio che interpreta a volte senza nemmeno parlare. Non è da tutti riuscire ad esprimersi anche solo con il proprio viso, è sinonimo di teatro di elevato livello. Per fare un esempio ci vengono in mente grandi attori quali Totò, Jerry Lewis, i fratelli De Filippo. Spadaro interpreta un ruolo difficilissimo, quello di una donna esaurita ed esausta di nascondere la sua vera natura, ma non vi riveliamo quale per non rovinarvi la visione della commedia, in preda a continue crisi isteriche e violente. Fantastico e spettacolare, bravissimo e soprattutto ….. divertentissimo. Già a volte durante la serata gli attori hanno dovuto ripetere le frasi o bloccarsi per gli applausi continui e le grandissime risate del pubblico. In questo periodo è difficile far ridere la gente, ma la compagnia teatrale “La Piccola Ribalta” ci riesce senza grandi sforzi. L’affiatamento degli attori sul palco ripaga, e lo spettacolo teatrale è davvero bellissimo. Và sottolineato che lo spettacolo va in scena grazie alle SOLE FORZE della compagnia, e questa la dice tutta ed è un’altra nota di merito. Davvero un grande pregio e lode ad una delle commedie più belle e divertenti degli ultimi anni. Una nota personale che speriamo vi possa invogliare a correre a prenotare un biglietto: non ridevamo cosi’ dall’inizio alla fine di una commedia da tantissimo tempo, e siccome siamo andati a vederlo trascinati dal “Tam Tam Popolare” di chi  aveva gia’ assistito a questa commedia ci uniamo a loro e vi invitiamo a non perdervelo assolutamente. Prossime date a a Triggiano,  Santeramo, Gioia del Colle, Bisceglie, Bitonto.

Nicola Violante

 

 


Pubblicato il 3 Gennaio 2013

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