Giorgio Vinella, un pugliese da Formula 1
Il pilota di Putignano che oggi compie 50 anni nel 2000 fu tester Minardi
Prima di Giovinazzi, la Puglia in Formula 1 è approdata grazie a Giorgio Vinella. Il pilota di Putignano – che oggi taglia un altro traguardo, quello delle 50 candeline! – purtroppo non ha mai corso nella massima formula ma nel 2000, dopo essersi laureato campione italiano di F.3000, si guadagnò il ruolo di pilota collaudatore del Team Minardi. Ripercorriamo con lui quei frangenti e la sua carriera. “A fine 1999 – ricorda – effettuai il test premio sulla pista spagnola di Jerez. Con me quel giorno c’erano Fernando Alonso e lo svedese Sandberg ed io scesi per primo in pista nelle condizioni peggiori: non conoscevo il circuito ed era bagnatissimo!”. Allora come oggi, a fare da padrone in F1 sono importanti interessi commerciali e alla fine lo sponsor iberico della scuderia di Faenza impose l’argentino Gaston Mazzacane. Era comunque il momento di battere il chiodo. Tramite il suo manager Maurizio Bobbi, padre dell’analista di Sky e molto amico di Flavio Briatore, si prospettarono altre chance come la Benetton, proprio quando venne ceduta alla Renault, e la Jordan che però si rivelò anch’essa legata a inevitabili dinamiche “tedesche” di sponsorizzazione. Fine delle speranze, ma la Formula 1 è stata solo un tassello, per quanto di per sé comunque esaltante, della bella carriera di Vinella, nato in una regione del Sud senza particolare tradizione motoristica. “La passione mi è nata cominciando ad afferrare il volante e a girare a otto anni con la Lancia 112 di madre. Era un piacere e a 15 anni passai sui kart”. Con i mini bolidi, categoria 100 nazionale, disputò campionati regionali, il Trofeo interregionale Puglia-Basilicata-Calabria e venne convocato dalla Federazione nella rappresentativa pugliese in lizza sul kartodromo di Ugento. Racconta un aneddoto, tanto per capire: “Io ero solo, non accompagnato e una volta a Fasano un commissario non voleva farmi correre ma fu il pubblico ad aiutarmi quando occorreva rimettermi in pista”. La svolta avvenne con la frequenza a Vallelunga del celebre corso di Henry Morrogh, l’istruttore irlandese che aveva lanciato tra gli altri De Angelis, De Cesaris, Cheever. “Disputai il Challenge con le F. Ford e alla seconda gara ero in prima fila. Morrogh mi prese a ben volere e mi sponsorizzo oltre Manica”. L’Inghilterra era la patria dei motori e Vinella, tra l’altro premiato dal prestigioso settimanale Autosprint quale pilota più promettente, non ci pensò due volte: come Bruno Giacomelli anni prima fece le valigie e si trasferì a Brighton. Una scelta non usuale per gli italiani. Ambiente nuovo, piste nuove e tanta gavetta ripagata in particolare dal brillante secondo posto nel Formula Ford Festival, in pratica la finale mondiale della categoria, conclusa ben davanti, per dirne una, all’australiano Mark Webber poi noto pilota di F1. I nuovi gradini della scalata furono poi la F. Renault con il Team Manor e subito la F.3000 con il Team Coloni che sfortunatamente si rivelarono a livello tecnico e umano esperienze non positive. Dopo la F1 e una lunga pausa di otto anni, Vinella tornò protagonista questa volta con le ruote coperte e, tra le tante gare e categorie nazionali e internazionali che lo hanno visto impegnato, nel 2009 con Marco Baroncini vinse il Campionato Italiano Turismo Endurance e nel 2011 il titolo Ibiza Cup. Ad un certo punto si parlò anche di correre la 24 Ore di Le Mans: “Ho effettuato un test con l’Audi R10 del team Kolles e con quel bolide da 700 cavalli è stata una delle mie esperienze più emozionanti”. Nel 2021 si è tolto anche lo “sfizio” di guidare una Ferrari 458 nel campionato tricolore GT, terzo di classe al Mugello. Oggi a 50 anni Giorgio Vinella, che si auto-definisce un pilota “concreto”, è sempre pronto a indossare tuta e casco per correre e fare affiancamento e coaching. Ha avviato una meritoria attività con la quale offre tutta la sua pluriennale esperienza ai guidatori: “Drivers Masterclass” (driversmasterclass.giorgiovinella.com) è una serie di video lezioni acquistabili on line “per imparare a guidare in maniera corretta, come nessuno spiega nelle scuole guida”, ci tiene a precisare. Auguri, Giorgio!
Adriano Cisario
Pubblicato il 22 Agosto 2023